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Scholz vuole depenalizzare l’aborto in Germania, Merz si oppone

L’aborto in Germania non è legale. Tecnicamente, perché, entro certe condizioni, non è nemmeno punibile. Nello specifico, l’aborto, che rimane un reato secondo il paragrafo 218 del codice penale, non può essere perseguito in tre casi: se eseguito per motivi medici, se eseguito perché la gravidanza è conseguenza di una violenza sessuale o se viene praticato, per qualsiasi altro motivo, entro la dodicesima settimana di gestazione e previa una consulenza, che è obbligatori. Ovvero, nella pratica le cose funzionano più o meno come in tanti altri Paesi, fra cui l’Italia, ma in teoria si tratta ancora di una scelta non depenalizzata.

Depenalizzare l’aborto in Germania: il governo spinge, il supporto è trasversale, la CDU si oppone

Il governo Scholz, che terminerà in anticipo a febbraio 2025, sta attualmente valutando di attuare un’ultima riforma prima della fine di questa legislatura, proprio per abolire il paragrafo 218 del codice penale e depenalizzare quindi, a tutti gli effetti, l’interruzione di gravidanza.

La proposta prevede la legalizzazione dell’aborto fino alla dodicesima settimana di gestazione, mantenendo l’obbligo di consulenza ma eliminando il periodo di attesa di tre giorni attualmente previsto. Inoltre, in caso di interruzione di gravidanza senza certificato di consulenza, solo il medico sarebbe perseguibile, mentre la donna non incorrerebbe in sanzioni legali.

L’iniziativa, che ha carattere trasversale e ha ottenuto il sostegno di diversi esponenti politici, tra cui il Cancelliere Olaf Scholz, ha incontrato però una netta opposizione da parte dei cristiano-democratici della CDU/CSU. Il leader dell’opposizione Friedrich Merz, ha criticato duramente la proposta, accusando Scholz di voler legiferare in pochissimo tempo su un tema che Merz considera ancora “polarizzante”, invece di preoccuparsi di mantenere “l’unità nazionale”.

Il dibattito sull’abolizione del paragrafo 218 è in corso da anni in Germania e, attualmente, la maggioranza del parlamento sembra incline a votare a favore di una piena depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza entro il terzo mese.

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