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A Berlino riapre la chiesa di Sant’Edvige: una costruzione intensamente spirituale

Testo e disegno di Paolo Brasioli

Questa bellissima chiesa, dedicata a Sant’Edvige (1184-1243), è una vera testimonianza tangibile e simbolica, come tante altre ce ne sono state, della tolleranza e della apertura politica prussiana del ‘700. Infatti, con la costruzione, nel 1773, della Cattedrale di Sant’Edvige, Federico Il Hohenzollern detto il Grande (1712-1786) volle fortemente la prima chiesa di rito cattolico romano nel Brandeburgo riformato protestante.

Situata proprio alla base del significativo e programmatico spazio urbano del Forum Fridericianum (oggi Bebelplatz), è stato il secondo edificio ad essere completato, dopo la Staatsoper (1742) progettata, in stile palladiano dall’architetto Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff, barone di Knobelsdorff (1699-1753).

Federico Il fornì suoi schizzi di idee per la cattedrale cattolica, all’architetto olandese Johan Boumann (1706-1776), ispirati direttamente ai caratteri compositivi del Pantheon di Roma, con il pronao colonnato, il timpano triangolare e con la grande cupola sferica. Essa non a caso, misura circa quanto quella del Pantheon. I rilievi scultorei nel fregio e tra le colonne del portale furono aggiunti alla fine del XIX secolo. 

Ispirata al Pantheon

La chiesa, come gran parte dei monumenti intorno, è stata sventrata e sconvolta dal fuoco bellico nel 1943. Nella ricostruzione del 1952, l’architetto Hans Schwippert (1899-1973) sostituì la perduta cupola originale con una in cemento armato, più semplice e un po’ più bassa della precedente. L’ingresso alla cripta è stato ampliato con una scala. L’interno fu ovviamente impostato in stile moderno e il tema delle colonne colossali è stato filologicamente mantenuto ma, ovviamente, senza i capitelli corinzi originali.

Nel novembre 2013, in un concorso di progettazione per il restauro della chiesa, tra i 169 progetti presentati, la giuria decise a favore della proposta dello studio “Sichau & Walter Architekten GmbH” di Fulda e “Leo Zogmayer” di Vienna. Recentemente, il 1° Novembre 2023, fu consacrato un nuovo altare e dopo poco più di un anno, la ristrutturazione della chiesa episcopale è in gran parte completata. E la prossima domenica, 24 novembre, verrà definitivamente riaperta.

La riapertura della chiesa di Sant’Edvige: un momento importante per i cattolici tedeschi – e non solo

Un evento gioioso che Berlino aspetta di cuore da molto tempo, per la Fede e per la conoscenza storica della propria identità culturale! L’interno della cupola, caratterizzata dal bianco brillante, dirige lo sguardo verso l’alto. È come il cielo, ampio e benevolo, per tutti noi. L’impressione di vastità è rafforzata dalle alte finestre della cattedrale, dalle quali di apprezza il cielo stellato di Berlino nella costellazione al momento della nascita di Cristo. La cupola, a sua volta, corrisponde all’altare a forma di grande emisfero al centro della cattedrale. Qui il cielo e la terra si toccano e il suo messaggio simbolico è che tutti noi, e la nostra vita, siamo circondati dalla cura e dall’amore protettivi di Dio. Un’importante aggiunta alla chiesa superiore è la chiesa inferiore dove è stata ricostruita anche la cappella di Sant’Edvige, a cui appunto la chiesa è dedicata, giusto in tempo per il suo 850simo anniversario. E per questo evento sarà esposta in questa stanza la sua statua di legno scolpita oltre tre secoli fa. Anche il beato Bernhard Lichtenberg (1875-1943) troverà di nuovo il suo luogo di riposo a Sankt Hedwig.

Una monumentale, bellissima ed importante testimonianza architettonica di Berlino, tornata ora protagonista, visitabile e pienamente funzionante per fedeli, cittadini e turisti!

Storie di sante e beati

Santa Edvige di Andechtsnata in Baviera nel 1184, fu duchessa di Slesia e devota religiosa. Si dedicò assiduamente all’assistenza dei poveri, fondando per loro diversi ospizi e, dopo la morte del marito, il duca Enrico, trascorse operosamente ed umilmente i restanti anni della sua vita nel monastero delle monache Cistercensi da lei stessa fondato e di cui era badessa sua figlia Gertrude. Morì a Trebnitz in Polonia il 15 ottobre 1243Fu canonizzata da  papa Clemente IV il 26 marzo 1267.

Beato, sacerdote e martire Bernhard Lichtenberg: nato il 1875 in Slesia, a Berlino si impegnò instancabilmente e coraggiosamente come sacerdote esemplare, parroco della cattedrale di Santa Edvige dal 1932, e poi prevosto dal 1938, sia nella cura delle anime che in molteplici attività caritative. A causa delle accorate preghiere per gli ebrei per­seguitati, fatte pubblicamente, e per la sua critica al programma di eutanasia, il 23 ottobre 1941 fu im­prigionato dalla polizia segreta di stato e condannato da un tribunale speciale il 22 maggio 1942. Dopo due anni di detenzione, gravemente ammalato, morì il 5 novembre 1943 nella città di Hof durante il trasporto al campo di concentramento di Dachau. Fu proclamato beato martire il 23 giugno 1996, nella sua visita pastorale a Berlino, da Papa San Giovanni Paolo II. Nel 2004, il memoriale di Yad Vashem lo onora come “Giusto tra le Nazioni”.

L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
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