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Ultimatum a Putin e niente negoziati: la proposta di Merz. “Basta aver paura del despota russo”

Il leader dell’opposizione tedesca, Friedrich Merz, ha prospettato un ultimatum di 24 ore da presentare presidente russo Vladimir Putin.

In un acceso discorso al Bundestag, Merz ha inoltre accusato il cancelliere Olaf Scholz di non avere polso con il “despota russo” e ha invocato a gran voce la linea dura contro Mosca.

Merz propone un ultimatum a Putin e accusa Scholz di non avere polso

Merz ha esortato Scholz a comunicare al Consiglio Europeo che la Germania non tollererà oltre gli attacchi russi contro infrastrutture civili, come ospedali e asili, e di proporre un ultimatum di 24 ore, esortando Putin a cessare i bombardamenti, pena la revoca del limite di gittata delle armi fornite a Kiev. Questo consentirebbe, per esempio, la consegna dei missili Taurus KEPD 350 tedeschi, che hanno una gittata superiore ai 500 chilometri.

Il leader conservatore ha inoltre accusato Scholz di costringere l’Ucraina a “combattere Putin con una mano legata dietro la schiena“, sottolineando la responsabilità personale del cancelliere nel non aver consegnato a Kiev armi più efficaci. Merz ha inoltre respinto le preoccupazioni riguardo alle minacce nucleari di Putin, citando una frase di Montaigne, “la paura è la madre di ogni crudeltà”, per poi appellarsi direttamente a Scholz: “Signor Cancelliere, è ora di superare la paura di Putin per porre davvero fine, insieme, alle atrocità in Ucraina”.

Secondo il leader della CDU non si dovrebbe poi cedere alla richiesta di colloqui o negoziati di pace con la Russia, sottolineando il fatto che siano totalmente inutili. A questo proposito Merz ha citato l’esempio del premier ungherese Viktor Orbán, i cui sforzi diplomatici sono stati seguiti da un attacco russo contro un grande ospedale pediatrico a Kiev. “Questo è il risultato della diplomazia in questo momento” ha chiosato.

Merz ha infine avvertito che, se non si agisce ora, in modo deciso, per porre fine alla guerra, la Germania sarà giudicata negativamente dalla storia, come accadde nel 2014 con l’annessione della Crimea. La fine del conflitto, questa la posizione dell’esponente cristiano-democratico, può essere raggiunta solo attraverso la determinazione e l’azione congiunta dell’Unione Europea e della NATO. “Non con la paura”.

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