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Scholz incontra Erdogan: Eurofighter tedeschi alla turchia, disaccordo sul Medio Oriente

La scorsa settimana è stata fitta di impegni internazionali per il cancelliere tedesco Olaf Scholz: subito dopo aver ricevuto a Berlino il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Scholz è volato a Istanbul per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nella conferenza stampa al termine del loro incontro, il cancelliere ha manifestato l’apertura e fornire a Erdogan gli Eurofighter ha espresso il desiderio di intensificare i rapporti fra i due Paesi. Il punto di maggior disaccordo resta la posizione sul Medio Oriente.

100 anni di accordi fra Germania e Turchia

L’incontro celebrava i 100 anni di accordi fra la Germania e la Turchia: un rapporto di collaborazione che ha creato un rapporto strettissimo fra i due Paesi – tanto che, oggi, la Germania conta una delle più numerose comunità turche de mondo fuori dalla Turchia.

Erdogan ha parlato di “strette relazioni tra due grandi Stati” e ha affermato che la Germania svolge un ruolo chiave in Europa. Né Scholz né Erdogan hanno potuto annunciare impegni concreti, ma, concordano, i contatti tra Germania e Turchia sono destinati a diventare più stretti.

Non si è parlato di diritti umani

Quello di Istanbul della scorsa settimana è stato l’ottavo incontro personale con Erdogan, dall’inizio del cancellierato di Olaf Scholz. Secondo i portavoce del governo tedesca, i colloqui fra i due sarebbero amichevoli e cordiali. D’altra parte, nella conferenza stampa, la cui trascrizione integrale è disponibile sul sito del governo tedesco, i toni sono stati estremamente concilianti, anche a proposito di temi potenzialmente spinosi e in presenza di domande che miravano a far emergere potenziali contrasti.

Anche le critiche di Erdogan a quella che ha definito l’islamofobia dilagante in Europa – tema che il presidente turco solleva in tutti gli incontri con i politici occidentali – sono state relativamente blande. A differenza degli incontri precedenti, questa volta, da parte tedesca, non c’è stato alcun accenno alla situazione dei diritti umani e dello Stato di diritto in Turchia. Erdogan ha invece fatto riferimento ai dissidenti interni parlando di sicurezza internazionale e di impegno congiunto nella lotta al terrorismo, facendo un riferimento specifico a PKK e FETÖ (l’organizzazione attribuita al principale oppositore storico di Erdogan, Fethullah Gülen), che ha definito “gruppi terroristici”.

Scholz pronto a fornire gli Eurofighter alla Turchia

Secondo Scholz, il governo tedesco vuole avviare colloqui più stretti con la Turchia in tutti i settori politici. Ad esempio, il Cancelliere vuole rivitalizzare le consultazioni tra il governo tedesco e quello turco, che hanno avuto luogo solo una volta e sono state interrotte dal loro incontro inaugurale di otto anni fa. Erdogan è tornato a caldeggiare un ammodernamento dell’unione doganale, ma anche una liberalizzazione dei visti, che ha definito “nell’interesse di entrambe le parti.” Il presidente turco ha chiesto ancora una volta la libertà di viaggiare per i suoi cittadini in Europa – Scholz ha promesso di fare tutto il possibile per garantire che le richieste di visto dalla Turchia possano essere trattate più rapidamente.

Il tema del quale la stampa tedesca ha parlato più diffusamente, dopo questo incontro, è senza dubbio quello della difesa. La Turchia vuole acquistare 40 Eurofighter per diversi miliardi di euro, ma la Germania è stata a lungo riluttante a esportare il prodotto congiunto tedesco-britannico-spagnolo ad Ankara. Scholz ha ora dichiarato che le nuove consultazioni sulla consegna sono nelle fasi iniziali e “continueranno a svilupparsi”, indicando che, in linea di massima, non ci sono ostacoli di principio alla vendita di questo tipo di armamenti a un altro Stato membro della NATO.

I due leader hanno parlato anche di immigrazione e rifugiati. In particolare, Scholz ha espresso l’impegno della Germania a continuare a sostenere la Turchia nel superare le conseguenze della guerra civile siriana con il suo elevato numero di rifugiati, sia a livello nazionale che nell’ambito dell’Unione Europea.

Non sono mancati i riferimenti ai rapporti economici fra i due Paesi. Il volume degli scambi commerciali tra Germania e Turchia raggiunto, lo scorso anno, il livello record di 55 miliardi di euro. Erdogan ha dichiarato che l’obiettivo comune è di aumentare il volume a 60 miliardi.

Erdogan e Scholz hanno ancora posizioni opposte sul Medio Oriente

Sul tema che maggiormente li divide, ovvero la situazione in Medio Oriente, i due leader hanno mantenuto un profilo basso. Esprimendo le posizioni già note in materia senza contraddirsi a vicenda e senza commentare le reciproche dichiarazioni.

Scholz non ha commentato il fatto che Erdogan abbia ribadito la sua accusa di genocidio nei confronti di Israele e abbia accusato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu di non voler porre fine al conflitto nella regione, ma piuttosto di inasprirlo. Erdogan, dal canto suo, non ha commentato le dichiarazioni di Scholz sul diritto di Israele all’autodifesa. Entrambi hanno trovato l’unico terreno comune possibile: la richiesta congiunta di un cessate il fuoco a Gaza e dell’apertura all’invio di aiuti umanitari per la popolazione civile. 

Va notato che, praticamente in concomitanza con la visita di Scholz, venerdì, il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha ricevuto una delegazione di alto livello di Hamas guidata da Mohammed Ismail Dervish, il capo dell’assemblea che nominerà il successore del leader ucciso Yahya Sinwar.

Fidan ha incontrato a Istanbul anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghci.

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