Morte Sinwar, Baerbock: “Hamas rilasci gli ostaggi e deponga le armi”
Dopo che Israele ha dichiarato morto Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, la ministra degli Esteri Annalena Baerbock chiede all’organizzazione islamista di rilasciare tutti gli ostaggi e di deporre le armi.
“La sofferenza della popolazione di Gaza deve finalmente finire”, ha dichiarato inoltre in serata la politica dei Verdi, sollecitando una fine immediata del conflitto.
Morto il reader di Hamas Yahya Sinwar. La ministra tedesca: “Un brutale assassino e terrorista”
La ministra tedesca ha definito Sinwar un “brutale assassino e terrorista che voleva distruggere Israele e il suo popolo” e uno dei responsabili di quanto accaduto dopo l’attacco di ottobre. “Come mente dietro il terrore del 7 ottobre, ha portato la morte a migliaia di persone e sofferenze incommensurabili a un’intera regione” ha sottolineato Baerbock.
A questo proposito, la ministra ha esortato Hamas a non continuare la guerra, a rilasciare tutti gli ostaggi e ad abbandonare le armi, per porre fine alla sofferenza della popolazione palestinese nella Striscia.
Sinwar è stato ucciso dalle forze israeliane durante un’operazione militare nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno confermato il ministro degli esteri israeliano Israel Katz e le forze armate sul territorio. Nel confermare la morte di Sinwar, Katz lo ha definito un “assassino di massa”, responsabile del “massacro e delle atrocità del 7 ottobre”. Anche le forze armate israeliane hanno confermato l’uccisione del leader di Hamas in un comunicato ufficiale.
Il commento di Biden, da Berlino: “Un buon giorno per il mondo”
Da Berlino il presidente americano Joe Biden, in visita ufficiale in Germania, ha dichiarato che l’uccisione di Sinwar da parte di Israele è un “buon giorno per il mondo” e di sentirsi “più fiducioso” sulle prospettive di un cessate il fuoco e quindi sulla fine della guerra. Nei prossimi quattro cinque giorni, inoltre, il segretario di stato americano, Antony Blinken, andrà in missione in Israele.
