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Manifestazione per la pace: Wagenknecht su Putin e Gaza. Presenti contromanifestazioni

A Berlino, in occasione della Giornata dell’Unità Tedesca, si è tenuta una manifestazione per la pace promossa dall’iniziativa “Mai più guerra – Deponi le armi”. La protesta era rivolta contro il conflitto in Ucraina e in Medio Oriente, nonché contro le forniture di armamenti tedeschi a Kiev e Israele.

Secondo le stime della polizia, i partecipanti erano meno di 10.000, mentre gli organizzatori parlano di 30.000 intervenuti.

Manifestazione per la pace: Stegner fischiato, Wagenknecht lo difende

I dimostranti, partiti da tre punti diversi, hanno raggiunto la Colonna della Vittoria, a Tiergarten, dove si è svolta la manifestazione principale, con gli interventi di Sahra Wagenknecht (BSW), Ralf Stegner (SPD) e Gesine Lötzsch (Die Linke).

Ralf Stegner, deputato socialdemocratico al Bundestag, è stato sonoramente fischiato quando ha parlato dell'”aggressione russa” e ribadito il diritto dell’Ucraina all’autodifesa. “L’aiuto della Germania è umanitario, inclusa l’assistenza militare” ha aggiunto, ma il suo discorso è stato brevemente interrotto a causa delle contestazioni. Ha poi sottolineato che l’SPD rimane parte del movimento pacifista e che, al termine del conflitto, sarà necessaria una soluzione diplomatica.

Il ricordo di Mikhail Gorbaciov e l’attacco a Baerbock

Sahra Wagenknecht, intervenuta intorno alle 16.00, ha difeso Stegner, esprimendo rispetto per la sua partecipazione nonostante i fischi. Ha quindi ricordato con gratitudine Mikhail Gorbaciov, per aver reso possibile la riunificazione tedesca e dato al mondo la sensazione che la pace potesse finalmente arrivare. Ha poi aggiunto che invece, attualmente, si rischia una grande guerra in Medio Oriente, si vive una guerra già in corso in Ucraina e ha ricordato che in Germania potrebbero essere dispiegati missili statunitensi a medio raggio.

La leader del BSW ha definito la ministra degli Esteri Annalena Baerbock un “rischio per la sicurezza della Germania” poiché “persone come lei trascinano il Paese in un numero sempre maggiore di guerre”. Ha quindi aggiunto di essere in piazza per fermare esattamente la deriva descritta. “Diventeremo più rumorosi e più potenti” ha chiosato.

Il riferimento a Putin, al conflitto mediorientale e la conclusione con Erich Maria Remarque

“Ogni politico che inizia una guerra è un criminale” ha poi dichiarato Wagenknecht, per poi aggiungere: “Ma per favore, niente doppi standard. Se Putin è un criminale, che dire di tutti i politici statunitensi che hanno causato le molte guerre degli ultimi anni?”. A proposito del conflitto mediorientale, inoltre, ha affermato che è “disumano” esultare per i missili lanciati dall’Iran su Israele, ma ha anche sottolineato la mancanza di empatia per le vittime palestinesi e definito ipocrita ignorare i “terribili crimini di guerra nella Striscia di Gaza“.

Wagenknecht ha infine concluso il suo intervento con queste parole di Erich Maria Remarque: “Ho sempre pensato che ogni persona fosse contro la guerra, finché non ho scoperto che ci sono quelle a favore, specialmente coloro che non devono andarci”. Al termine del suo intervento, nonostante ci fossero ancora altri oratori, la piazza ha iniziato a svuotarsi.

La contromanifestazione di “Vitsche”. Michael Roth (SPD): “Nell’Internazionale non si canta: Ci sottomettiamo ai dittatori”

In contemporanea, si sono svolte anche piccole contro-manifestazioni, tra cui quella dell’associazione ucraina “Vitsche” e dei suoi sostenitori, poco distante dalla Colonna della Vittoria. I contro-manifestanti gridavano “Stop alla propaganda russa” ed esibivano cartelli con slogan come “La vostra pace è la nostra condanna a morte“.

A differenza di Ralf Stegner, che si è mobilitato nell’ambito della manifestazione per la pace di Wagenknecht, il deputato socialdemocratico Michael Roth ha tenuto invece un discorso alla contro-manifestazione di Vitsche, affermando: “Dobbiamo difendere chi è attaccato, chi giace a terra“.

Pur ammettendo che la manifestazione presso la Colonna della Vittoria era più rumorosa e numerosa, Roth ha dichiarato tra gli applausi: “Ma noi stiamo dalla parte giusta della storia”. Ha poi aggiunto: “Siamo caduti nella trappola delle Weidel, delle Wagenknecht e degli altri, che hanno sequestrato il concetto di pace. Non capisco nemmeno perché abbiano disinvitato AfD”. Ha quindi ribadito di essere di sinistra, ma anche per l’emancipazione. “Nell’Internazionale non si canta: ‘Ci sottomettiamo ai dittatori'”, ha sintetizzato Roth.

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