CDU chiede limite per i negozi di kebab a Heilbronn. Ma è illegale
Qualche anno fa se ne era parlato anche in alcuni comuni italiani e la proposta viene ancora periodicamente recuperata, specialmente quando si intende fare appello a un certo tipo di elettorato. Dal momento che il clima politico è più o meno simile in tutta Europa, non sorprende che, anche in Germania, qualcuno abbia storto il naso di fronte alla gastronomia percepita come “etnica”. Nello specifico, a Heilbronn, nel Baden-Württemberg, il gruppo parlamentare locale della CDU, ha suggerito di mettere un limite massimo ai ristoranti di kebab, ma anche ai negozi di barbiere turchi nel centro città.
Lo studio del comune: illegale mettere un limite massimo solo ai negozi di kebab
Se n’è parlato per tutta l’estate, attirando, in alcuni momenti, anche l’attenzione dei media nazionali. La settimana scorsa, un’analisi commissionata dall’amministrazione comunale ha evidenziato come la proposta sia legalmente ammissibile. Eventuali limitazioni dovrebbero riguardare, infatti, intere categorie, ad esempio quella della ristorazione da asporto, qualora si ritenesse che l’esercizio di certe specifiche attività in misura eccessiva possa recare nocumento ai residenti o al tessuto sociale di una certa zona. Vietare un certo tipo di attività semplicemente in ragione dell’appartenenza etnica dei proprietari, invece, non è possibile. Questo studio ha preso in considerazione vari aspetti legali e normativi, sottolineando che qualsiasi intervento restrittivo dovrebbe essere giustificato da motivazioni di ordine pubblico o di salute pubblica, che al momento non sussistono.
I dati raccolti dalla Gesellschaft für Markt- und Absatzforschung (GMA) hanno inoltre rivelato che, nonostante in alcune vie commerciali del centro si registri un’alta concentrazione di ristoranti che servono, il loro numero in rapporto alla popolazione risulta inferiore alla media regionale. Nello specifico, a Heilbronn vi sono 3,5 negozi di kebab ogni 10.000 abitanti, contro una media di 3,7 a livello del Land.
Il sindaco: “perseguire la diversificazione culturale”
Contrariamente alla posizione assunta dal gruppo CDU, l’amministrazione comunale non intende perseguire la presunta diversificazione dell’offerta commerciale nel centro città attraverso divieti, per di più legalmente non giustificabili. L’obiettivo, come spiegato dal sindaco Harry Mergel (SPD), è quello di favorire un mix equilibrato di attività commerciali, ristorazione, servizi, tempo libero e cultura, gestendo normalmente il piano regolatore del centro urbano.
Il Comune presenterà una propria mozione in merito al prossimo consiglio comunale di novembre, nella speranza di ottenere il sostegno delle diverse forze politiche. Tuttavia, Christoph Troßbach del gruppo parlamentare della CDU, ha già anticipato che tale mozione non sarà ritenuta sufficiente dal suo partito. Troßbach ha espresso preoccupazione per il fatto che, senza un intervento deciso, il centro città potrebbe perdere la sua attrattiva commerciale e culturale, proprio per la presenza “eccessiva” di esercizi commerciali che servono il tradizionale piatto turco – che è ormai diventato uno dei più apprezzati piatti nazionali tedeschi.