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I giovani tedeschi hanno paura della guerra in Europa

Di cosa hanno paura i giovani tedeschi? Dopo il recente sondaggio, condotto su un campione demograficamente ampio della popolazione da R+V Versicherung, ne è stato pubblicato un altro, simile ma focalizzato interamente sui giovani e finanziato da Shell. Circa l’81% degli intervistati tra i 12 e i 25 anni ha indicato la paura della guerra in Europa come la principale preoccupazione, rispetto al 46% del 2019. 

Questo aumento riflette, evidentemente, le crescenti tensioni geopolitiche e l’instabilità percepita nel continente europeo. Al secondo posto tra le preoccupazioni dei giovani c’è il timore della povertà, con il 67% degli intervistati che lo considera un problema rilevante. Seguono l’inquinamento ambientale e l’ostilità crescente tra le persone, entrambi al 64%. 

I giovani tedeschi hanno paura della guerra in Ucraina e non condividono le posizioni del governo su quella in Medio Oriente

Il 60%, rispondendo alle domande sul conflitto russo-ucraino, condanna l’aggressione militare russa e circa la metà degli intervistati ritiene che la Germania debba continuare a sostenere militarmente l’Ucraina.

Poco meno di un terzo dei giovani, invece, vede positivamente la posizione filo-israeliana assunta dal governo rispetto al conflitto mediorientale, con altrettanti contrari e un quarto di indecisi. In diretto collegamento con questa questione, un terzo degli intervistati ritiene che la Germania abbia una responsabilità speciale verso Israele, un terzo nega completamente tale responsabilità e un quarto la considera solo parzialmente valida.

Ottimismo su futuro, lavoro e formazione

Nonostante le crisi globali e i timori, il 55% dei giovani tedeschi rimane fiducioso nel futuro personale. Ben il 75% degli intervistati è soddisfatto della democrazia tedesca e, rispetto a cinque anni fa, i giovani sono più impegnati politicamente: il 51% si informa attivamente sugli eventi politici, contro il 36% del 2019. 

Secondo lo studio, la maggioranza dei giovani affronta le crisi con un approccio differenziato, senza scoraggiarsi, forte delle proprie risorse e del contesto sociale. Le preoccupazioni per la disoccupazione o la mancanza di posti di formazione sono ai minimi storici, con solo un terzo dei giovani che le cita come paura principale.

Rispetto al 2019, un reddito elevato (83%) e buone opportunità di carriera (80%) sono diventati più importanti per i giovani intervistati. 

Lo studio, che è consultabile qui per intero, ha chiesto a  2.509 giovani di età compresa tra i 12 e i 25 anni di esprimersi su vari argomenti, come la famiglia, gli amici, la politica e gli attuali conflitti nel mondo.

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