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Friedrichshain dice addio al SEZ: l’ex centro sportivo sarà demolito

Chi vive a Friedrichshain conosce bene il SEZ, anche solo da fuori. Questo pachiderma di cemento dai colori improbabili è uno dei pochi edifici di grandi impianti della DDR a non essere stato riconvertito in qualcos’altro. Nato come centro sportivo nel 1981 e chiuso definitivamente nel 2002, il SEZ versa ormai da anni in uno stato di abbandono, nonostante l’ex proprietario Rainer Löhnitz ne abbia affittato a lungo gli spazi. Ora, la città di Berlino se ne è riappropriata per demolirlo.

Martedì scorso, infatti, le autorità cittadine hanno proceduto allo sgombero forzato dell’ex centro sportivo e ricreativo di Friedrichshain, dopo una lunga controversia legale con Löhnitz. L’operazione, supportata da 60 agenti di polizia, è iniziata intorno alle 9 del mattino con l’apertura forzata della porta d’ingresso ed è proseguita fino alle 16:30 circa, senza incontrare resistenza.

Al termine delle operazioni, la proprietà è stata formalmente consegnata alla Berliner Immobilienmanagement (BIM), l’ente pubblico che gestisce il patrimonio immobiliare della città. Un servizio di vigilanza è stato incaricato di presidiare l’area per evitare eventuali intrusioni o atti vandalici. La presenza di un servizio di sicurezza è stata ritenuta necessaria per proteggere l’edificio fino a quando non verranno prese decisioni definitive sul suo futuro.

Il SEZ era stato venduto al costo di 1 € per essere ristrutturato, ma l’acquirente non ha rispettato l’impegno

Presenti sul posto anche la direttrice del BIM Birgit Möhring, ex inquilini dello stabile e rappresentanti del Land di Berlino. Molti cittadini dell’ex Berlino Est hanno espresso rammarico per la probabile demolizione del colossale complesso che, con i suoi 47.000 metri quadri, ha fatto parte dell’infanzia e della giovinezza di numerosi residenti del quartiere. Esiste anche un’associazione a sostegno della SEZ, i cui membri sono contrari alla demolizione, ma che non hanno protestato né hanno cercato di impedire lo sgombero in alcun modo. Gli attivisti sostengono che il SEZ venga ristrutturato e riaperto come centro comunitario, offrendo spazi per attività sportive e ricreative.

La piscina del SEZ nel 1982. Foto: Bundesarchiv, Bild 183-1982-0814-032 / Schindler, Karl-Heinz / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 DE, via Wikimedia Commons

L’area era stata ceduta nel 2003 dallo Stato di Berlino a Löhnitz per la cifra simbolica di un euro, con l’obbligo di riaprire la SEZ entro il 2007. Dopo il mancato rispetto di quell’impegno e anni di contenziosi legali, la proprietà è tornata nelle mani pubbliche nel 2023. All’inizio del 2024 si è appreso del progetto di demolire l’immobile per far posto a nuovi appartamenti e una scuola.

Secondo il Senato, l’attuazione del piano di sviluppo non cancellerà la storia del sito. Uno studio ne ha ricostruito l’evoluzione storica, che potrebbe essere valorizzata prima dell’abbattimento, preservando eventuali elementi identificativi dell’edificio. Il Senato ha dichiarato che verranno prese in considerazione diverse opzioni per commemorare il SEZ, come l’installazione di targhe informative o la creazione di un piccolo museo all’interno del nuovo complesso residenziale.

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