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Francoforte, iniziata Fiera del libro. Saviano ospite dei tedeschi contro la “democratura” di Meloni

Si alza il sipario sulla Fiera del libro di Francoforte 2024, dove l’Italia sarà protagonista: da mercoledì 16 a domenica 20 ottobre, 88 scrittrici e scrittori della delegazione ufficiale di Italia Ospite d’Onore (qui il programma letterario) animeranno le sale e gli stand della celebre Buchmesse. Tra gli ospiti non ci sarà Roberto Saviano, che è stato invece invitato dai tedeschi e che ritiene che la sua presenza a Francoforte rappresenti una forma di resistenza contro il governo Meloni.

Buchmesse di Francoforte 2024: le informazioni principali

Per cogliere le opportunità offerte da questo importantissimo evento saranno presenti oltre 230 espositori italiani tra case editrici, agenti letterari e altre aziende (qui il programma per gli addetti ai lavori), di cui 131 ospitati nello Stand Collettivo Italiano (Padiglione 5.0) organizzato da ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori (AIE).

L’inaugurazione della fiera c’è stata già martedì sera, alla presenza del ministro italiano della cultura Alessandro Giuli e degli scrittori Carlo Rovelli, Susanna Tamaro e Stefano Zecchi. A seguire c’è stata l’inaugurazione del Padiglione di Italia Ospite d’Onore, mentre per mercoledì alle 10.30 è prevista l’inaugurazione dello Stand Collettivo Italiano.

Gli 88 autori presenti coprono la narrativa, la saggistica, i fumetti, i libri per bambini, la poesia, la scienza e molto altro. Ci saranno inoltre nove vincitori del premio Strega, scrittori più affermati e autrici e autori emergenti. Qualche nome: Alessandro Barbero e Aldo Cazzullo, Claudio Magris, Baricco e Dacia Maraini, Nicola Lagioia, Rosella Postorino, Chiara Valerio e Gianrico Carofiglio.

Roberto Saviano ospite della Germania: “In Italia la libertà di espressione è a rischio”

Un discorso a parte va fatto per Roberto Saviano, non invitato dall’Italia, ma dalla Germania. In un’intervista rilasciata a Repubblica, lo scrittore ha dichiarato di voler andare alla Buchmesse come forma di resistenza contro la “democraturadell’Italia di Giorgia Meloni. “Qui in Germania devono essersi chiesti: perché queste bugie, questo desiderio di censura ossessivo?” ha sottolineato, ricordando anche di essere stato portato a processo da tre ministri del governo.

Saviano vede la libertà di espressione in Italia fortemente a rischio, “ma non dobbiamo immaginare una situazione modello anni Venti o Trenta”, ha aggiunto, sostenendo che Meloni si ispiri a Orbàn e che reprima il dissenso non con la “polizia inviata a casa di notte”, ma isolando e impedendo di lavorare a figure pubbliche dissidenti, per intimidire tutti gli altri. “Del resto il ddl sicurezza va in una direzione assolutamente autoritaria. Stiamo andando verso una democratura e i giornalisti non rispondono indignandosi” ha infine chiosato.

In seguito al “caso Saviano” anche gli scrittori Franco Buffoni, Paolo Giordano, Francesco Piccolo, Sandro Veronesi ed Emanuale Trevi hanno deciso di non presenziare alla fiera.

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