“È un’emergenza!” Bambino chiama la polizia per farsi aiutare con un videogame
È importante insegnare ai bambini come comportarsi in caso di emergenza e come chiedere aiuto, specialmente se i genitori non sono presenti. Questo devono aver pensato gli educatori di un asilo nel distretto di Coburg, in Alta Franconia, quando hanno spiegato a una classe di bimbi sui cinque anni che, in caso di emergenza, si può sempre chiamare la polizia e che per farlo bisogna digitare il numero 110 su qualsiasi telefono.
Emergenza! Il bimbo non riesce a finire il videogame
Uno dei piccoli allievi ha preso il consiglio alla lettera e ha fatto proprio questo: nella giornata di lunedì è riuscito a mettere le mani sul telefono di uno dei genitori e ha composto il 110. Quando l’operatore ha risposto, si è presentato fornendo nome, indirizzo di residenza nel comune di Rödental ed età e ha chiesto agli agenti di intervenire, poiché si trovava in una situazione di emergenza.
Naturalmente, una pattuglia è stata inviata in tutta fretta, temendo che il piccolo fosse in pericolo. Giunti all’indirizzo fornito, hanno scoperto che non vi era alcuna situazione di pericolo reale: il bambino aveva contattato le forze dell’ordine perché, nel giocare a un videogioco, era rimasto bloccato e non riusciva a proseguire. Frustrato dall’impossibilità di avanzare verso il livello successivo, ha pensato che la polizia potesse risolvere il suo problema.
L’imbarazzo dei genitori
Chiarito l’equivoco, gli agenti hanno ricordato ai genitori del bambino, comprensibilmente imbarazzati, l’importanza di insegnare ai bambini l’uso corretto del numero di emergenza, sottolineando che chiamate non urgenti possono distogliere risorse preziose da situazioni di reale pericolo. I genitori, sorpresi e un po’ imbarazzati, hanno promesso di parlare con il figlio per spiegargli meglio quando è appropriato chiamare la polizia.
La polizia, con grandissimo disappunto di tutti i media che hanno riportato la notizia, non ha reso noto se il bambino abbia effettivamente ricevuto assistenza per superare l’ostacolo nel videogioco.