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Carenza di medicinali in Germania: farmacisti in allarme, criticano le riforme di Lauterbach

La crisi della sanità tedesca si estende, ormai da molti mesi, anche alle farmacie, che devono fare conti con una crescente carenza di medicinali essenziali e un’ondata di chiusure. Nonostante il Ministro della Salute Karl Lauterbach (SPD) si fosse prefissato l’obiettivo di consolidare l’offerta di farmaci, i risultati in questo ambito sono stati, finora, tutt’altro che incoraggianti. Inoltre, i dati mostrano che, da quando Lauterbach è entrato in carica, circa 1.200 farmacie su un totale di 18.500 hanno dovuto abbassare le serrande.

Le nuove aperture sono in calo e non riescono a bilanciare le chiusure, mentre gli aumenti legati ai costi del personale rendono difficile alle farmacie esistenti il proseguire le attività a lungo termine. Il risultato è una densità di farmacie sul territorio inferiore alla media europea.

Carenza di medicinali: per i farmacisti dipende dal price dumping e dalla dipendenza dall’estero

I farmacisti, rappresentati dall’associazione federale della categoria, prevedono che la riforma proposta da Lauterbach, invece di migliorare la situazione, finirà per peggiorarla ulteriormente, mettendo a rischio l’accesso dei pazienti alle cure di cui hanno bisogno. La legge che regolamenta le forniture di farmaci e che avrebbe dovuto alleviare la pressione sulle farmacie, non è riuscita a migliorare in modo significativo l’offerta.

Le strozzature nell’approvvigionamento di medicinali essenziali, come antibiotici, insulina, antidolorifici e altri farmaci di vitale importanza hanno cause molteplici e complesse, tra cui mercati molto concentrati, una produzione delocalizzata e una mancanza di alternative nel sistema di approvvigionamento, che rendono le farmacie vulnerabili a interruzioni e carenze, nel caso i produttori dovessero smettere, per qualsiasi motivo di erogare le forniture pattuite. La ricerca dei prezzi più bassi, sostiene il vicepresidente dell’ABDA (l’associazione dei farmacisti) Mathias Arnold, ha indebolito il sistema, che ora non è più in grado di reagire alle crisi.

Martedì scorso, la Conferenza dei Farmacisti Tedeschi a Monaco di Baviera ha espresso aspre critiche sulle politiche sanitarie del governo Scholz. I farmacisti sottolineano che la loro dipendenza dall’estero, causata dal dumping dei prezzi, li renda particolarmente vulnerabili a questi problemi. D’altra parte, il fatto che i prezzi si siano assestati su quelli delle forniture dei principali produttori asiatici rende impossibile per le aziende tedesche la competitività. Inoltre, la carenza non riguarda solo i farmaci più complessi o costosi, ma anche prodotti apparentemente comuni come la soluzione salina sterile, che è indispensabile in moltissime procedure sanitarie, fra le quali le infusioni di farmaci antitumorali.

La situazione peggiorerà in inverno

Secondo i dati dell’ABDA, l’Istituto Federale per i Farmaci (BfArM)  avrebbe ricevuto, nel 2023, circa 1.000 segnalazioni di carenza di approvvigionamento, il 52% in più rispetto al 2022 e il 167% in più rispetto al 2021, mentre la percentuale di principi attivi classificati come rilevanti per l’approvvigionamento sarebbe diminuita. La situazione, avvertono i professionisti del settore, non potrà che peggiorare in inverno, con l’incremento stagionale delle infezioni respiratorie.

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