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Berlino: i dipendenti pubblici andranno in pensione due anni più tardi

Il senato di Berlino ha approvato un disegno di legge che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile per i dipendenti pubblici da 65 a 67 anni, a partire dal 2026. Questa decisione è stata presa per affrontare la cronica carenza di personale nell’amministrazione della capitale, aggravata dal fatto che circa 40.000 dipendenti andranno in pensione entro il 2030. L’aumento dell’età pensionabile è considerato necessario per garantire la continuità e l’efficienza dei servizi pubblici ed è comunque un livellamento verso l’alto, sugli standard già validi a livello nazionale.

Berlino si adegua agli altri Länder

L’adeguamento dell’età pensionabile al livello degli altri stati federali era già previsto nelle linee guida del governo. Il senatore alle Finanze Stefan Evers (CDU) ha sottolineato che Berlino era l’unico Land tedesco a non aver ancora compiuto questo passo, nonostante fosse già una realtà per i dipendenti coperti da contratti collettivi. Secondo Evers, si tratta di una questione di parità di trattamento e di necessità di agire per far fronte agli sviluppi demografici che influenzano la forza lavoro della città. L’aumento è visto come cruciale per mantenere un equilibrio tra risorse umane disponibili e esigenze operative.

Eccezioni per alcune categorie di dipendenti pubblici

Tuttavia, sono previste eccezioni per alcune categorie di dipendenti pubblici, come i vigili del fuoco, i corpi di polizia e coloro che operano nel sistema carcerario. La senatrice agli Interni Iris Spranger (SPD), ha espresso soddisfazione per queste eccezioni, considerandole un riconoscimento per il lavoro impegnativo e spesso pericoloso e logorante svolto dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco. Queste categorie continueranno a beneficiare di condizioni pensionistiche più favorevoli.

Il disegno di legge dovrà ora passare attraverso un processo di revisione e approvazione che coinvolge diverse fasi. In primo luogo, sarà esaminato dal Consiglio dei sindaci dei distretti, successivamente, dovrà essere approvato dal Senato, che valuterà la sua conformità con le politiche governative e le esigenze della città. Infine, il Parlamento discuterà il disegno di legge, dove i rappresentanti avranno l’opportunità di dibattere i meriti e le implicazioni della proposta prima dell’approvazione finale.

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