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Artpark Tegel: la street art a cielo aperto alla periferia di Berlino

Passeggiando per le strade di un quartiere periferico di Berlino, potreste imbattervi all’improvviso in enormi murales colorati che svettano verso il cielo, trasformando anonimi edifici prefabbricati – i famosi Plattenbauten – colossali tele per nomi importanti della street art mondiale. Benvenuti nell’Artpark Tegel, la “galleria” a cielo aperto che ha trasformato un angolo di città privo di particolari attrattive in una meta di pellegrinaggio per gli appassionati del genere.

Opera di HowNosm Foto: Singlespeedfahrer, CC0, via Wikimedia Commons

Le opere colossali dell’Artpark Tegel

Situato nella zona sud del quartiere di Tegel, in prossimità dell’omonimo lago e non troppo lontano da dove sorgeva il vecchio aeroporto, questo museo en plein air offre uno spettacolo mozzafiato. Otto grattacieli, che potrebbero essere simili a tanti altri “palazzoni” grigi e deprimenti dei quartieri vicini, ospitano ora le opere di artisti di fama internazionale, creando un contrasto vivido e affascinante con il paesaggio urbano circostante. I murales, che raggiungono, in qualche caso, i 42 metri di altezza su 16 di larghezza, possono essere ammirati da lontano o da vicino e regalano una molteplicità di prospettive affascinanti, a seconda della posizione dell’osservatore e anche delle condizioni di illuminazione.

L’Artpark Tegel è nato nel 2015 da un’idea della fondazione Stiftung Berliner Leben, istituita dall’associazione edilizia Gewobag, in collaborazione con l’URBAN NATION, museo di arte urbana contemporanea del quale vi abbiamo già parlato. L’obiettivo era quello di portare l’arte nei quartieri di Berlino, promuovendo un senso di comunità e appartenenza attraverso la creatività. E il risultato, in questo caso, è straordinario e di enorme impatto.

Si passa dai tratti pop e giocosi di Jim Avignon, uno dei grandi nomi della street art berlinese, alle opere surreali, oniriche e “fumettose” di The London Police. E ancora, i murales poetici e introspettivi di Fintan Magee, considerato il “Banksy australiano”. Ogni artista ha portato il suo tocco unico, creando un dialogo visivo con l’architettura e l’ambiente circostante. Non solo: a seconda di quando leggerete questo articolo, può essere che i nomi siano cambiati, dal momento che l’Artpark Tegel è uno spazio vivo, dove può capitare che le opere vengano aggiunte o sostituite.

Creatività fra i prefabbricati

L’architettura spartana e non particolarmente accogliente dei Plattenbauten, in questo senso, si è rivelata perfetta: una tela neutra, la cui personalità si riduce interamente al concetto di economia e praticità, senza abbellimenti, grazie o elementi superflui a contrastare la personalità degli artisti. L’equivalente architettonico dei cracker: economici, accessibili, non particolarmente “saporiti” di per sé, ma estremamente pratici, dalle forme regolari, perfetti per essere arricchiti con altri “ingredienti” ed esaltarne il “sapore”.

Attraverso l’arte, l’Artpark Tegel mira a cambiare la percezione di questi luoghi, creando un senso di orgoglio e appartenenza tra i residenti. E sembra funzionare: la maggior parte degli abitanti accoglie con favore gli artisti e le loro opere, vedendo in esse un modo per abbellire e dare nuova vita al quartiere. Certo, come spesso accade quando l’arte incontra lo spazio pubblico, non mancano le opinioni discordanti. Ma è proprio questo il bello della street art: stimolare il dibattito e la riflessione sulla città e sulla società.

Non potrebbe esistere un Artpark Tegel in un piccolo quartiere di case a graticcio alte due piani. Le opere qui esposte emozionano anche perché sono così imponenti che si vedono anche da lontano, già dall’imbarcadero dei battelli sul vicino lago di Tegel. E anche perché, quando ci si avvicina, si deve per forza guardare in alto, fino a farsi girare la testa, perdendosi fra i grattacieli dipinti.

Per raggiungere questo museo a cielo aperto, il modo migliore è prendere la linea 6 della U-Bahn fino alla stazione di Holzhauser Straße e poi l’autobus 133 o X33 fino a Kamener Weg.

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