Animali torturati: chiuso impianto di macellazione in Germania
Un impianto di macellazione nel distretto di Wesermarsch, in Bassa Sassonia, è stato chiuso dopo che l’associazione animalista Aninova ha presentato una denuncia alle autorità sanitarie locali. Nel presentare la denuncia, gli animalisti hanno accluso numerosi video, nei quali si vedono animali torturati, fra le altre cose, con scariche elettriche, mentre vengono condotti al macello. L’impianto è stato tempestivamente chiuso. Una parte minima del materiale, il cui contenuto è estremamente disturbante, è stato condiviso sulla pagina Facebook dell’associazione.
Le immagini diffuse da Aninova ritraggono, in particolare, due operai che maltrattano ripetutamente una mucca con pungoli elettrici nel tentativo di spingerla verso la struttura. L’animale, in preda al panico, subisce oltre 160 scariche, anche al muso, prima di essere condotto all’interno dopo oltre quattro minuti di calvario. Altre sequenze mostrano bovini e ovini apparentemente non adeguatamente anestetizzati e quindi coscienti al momento dell’uccisione, che avviene tramite il taglio della gola.
Possibili conseguenze penali per i responsabili
Julia Pfeiffer-Schlichting, responsabile del Land per il benessere animale, ha dichiarato, dopo aver esaminato il video, che si può ipotizzare che il personale fosse consapevole del fatto che tali comportamenti sono illegali. La Ministra dell’Agricoltura della Bassa Sassonia Miriam Staudte (Verdi) ha annunciato prontamente l’intenzione di presentare una denuncia contro il gestore del macello. L’ufficio veterinario di Brake, informato immediatamente da Aninova, ha intanto provveduto sospendere, con effetto immediato l’attività dell’impianto, con l’intervento della polizia, nella giornata di lunedì.
Centinaia di ore di filmato con gli animali torturati ora al vaglio degli inquirenti
Secondo quanto riportato dalle testate NRD e Taz, il gestore avrebbe parzialmente riconosciuto che la condotta dei dipendenti non è stata conforme alle regole vigenti nel settore, in particolare con riferimento all’uso dei pungoli elettrici. Staudte ha criticato l’attuale situazione legale che non consente di imporre agli impianti di installare sistemi di videosorveglianza, auspicandone l’introduzione per scongiurare future violazioni.
Il Bundestag sta discutendo un emendamento alla legge sul benessere animale che prevede la videosorveglianza obbligatoria solo nei macelli di grandi dimensioni. Il macello di Wesermarsch rientrerebbe in questa categoria. Gli attivisti chiedono tuttavia che anche gli impianti più piccoli siano monitorati.
Nel frattempo, è ragionevole ipotizzare che il macello in questione si trovi ad affrontare conseguenze penali, anche se non è chiaro quanto tempo il processo possa richiedere. Secondo Aninova, i video presentati alle autorità ammontano diverse centinaia di ore di riprese, registrate in agosto e settembre.