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Affitto in Germania: è obbligatorio “comprare” i mobili del vecchio inquilino?

Trovare un appartamento in affitto in qualsiasi città della Germania, in questo momento, può rivelarsi un’impresa ardua. Rispetto alle abitudini italiane, inoltre, bisogna considerare che il mercato tedesco degli affitti presenta caratteristiche particolari e consuetudini molto diverse dalle nostre.

Per esempio, di norma gli appartamenti affittati sono vuoti, il che non vuol dire solo che sono privi di mobilia, ma anche che non contengono grandi elettrodomestici come cucine e frigoriferi o strutture fisse come gli armadi a muro. Quando si abbandona una casa in affitto, è consuetudine portare via tutto ciò che si è acquistato. A volte capita, però, che gli inquilini uscenti non vogliano portare con sé un vecchio e ingombrante elettrodomestico o magari un grosso mobile, un armadio o uno scaffale a muro. In questo caso, è possibile che al nuovo inquilino vengano avanzate richieste economiche aggiuntive rispetto all’affitto, a titolo di acquisto (rateale o in un’unica soluzione) dei beni in questione. In altri casi, il proprietario negozia perfino un aumento del canone di locazione? In che misura tutto questo è legale? Quali sono i diritti degli inquilini? Cerchiamo di fare chiarezza.

Affitto maggiorato a causa dei vecchi mobili: cosa è legale e cosa no

Prima di tutto, vale la pena riconoscere un fatto importante: sebbene esistano norme a tutela degli inquilini, spesso la realtà del mercato immobiliare spinge a scendere a compromessi. La ricerca di un’abitazione adeguata può diventare un vero e proprio percorso ad ostacoli, con numerose insidie e difficoltà che possono mettere a dura prova anche i più pazienti. Per questo motivo, di fronte a richieste che sanno essere illegittime, molti accettano per timore di perdere il contratto. Anche se questo è il vostro caso, vale comunque la pena informarsi sulle norme vigenti: se avete diritto a una riduzione, le associazioni di tutela degli inquilini potrebbero essere in grado di aiutarvi.

La legge tedesca sull’intermediazione immobiliare residenziale vieta ai locatori di subordinare la stipula del contratto al pagamento di somme extra oltre al canone di locazione stabilito. In altre parole, il padrone di casa non ha diritto a “obbligare” il nuovo inquilino ad acquistare i mobili vecchi che si trovano in casa, pagandoli a parte, minacciando di non concedergli l’appartamento in affitto, qualora si rifiutasse. In alcuni casi, però, è possibile ricalcolare il canone o concordare un acquisto – per esempio, se nell’appartamento c’è una cucina componibile – purché in maniera proporzionata al prezzo di mercato dei beni. 

In termini semplici: se il vostro appartamento in affitto contiene elettrodomestici usati che, se fossero venduti sul mercato attuale, arriverebbero a valere 1.000 Euro, il padrone di casa non può chiedervi un sovrapprezzo superiore a quella cifra né tantomeno può alzare il canone di affitto, per esempio, di 100 Euro al mese, poiché in tal modo, già solo nel corso del primo anno, arrivereste a pagare più del valore effettivo dei beni in questione.

Elementi necessari per riscaldamento e utenze non si pagano mai a parte

Inoltre, non tutti gli “extra” sono uguali. Per esempio, nel caso delle unità abitative che dispongono di un camino, questo può essere contato come “extra” da pagare a parte soltanto se non è l’unica fonte di riscaldamento della casa. Se, invece, non vi sono altri impianti di riscaldamento, il camino non può essere fatto pagare a parte. Lo stesso dicasi per tutti gli elementi che sono necessari per la fruizione dei servizi, come scaldabagni o termosifoni: in nessun caso possono essere considerati “extra” gli elementi che sono necessari alla normale vita all’interno dell’appartamento.

Legalmente, va detto, non sussiste alcun obbligo di rilevare arredi e mobili dall’inquilino uscente o di pagare un extra al locatore per quelli lasciati nell’abitazione. Tuttavia, come abbiamo detto, molti sono consapevoli che rifiutarsi può precludere l’assegnazione dell’appartamento in un mercato affollato. La decisione spetta quindi all’aspirante inquilino.

Stipulare accordi chiari, per iscritto

Per tutelarsi, è bene formalizzare gli accordi per iscritto appena possibile, dettagliando eventuali oggetti e mobilia in un contratto d’acquisto a parte o nella voce “Varie” del contratto di locazione. Da ultimo, vale la pena di ricordare che, se scegliete di acquistare i mobili del vecchio inquilino, dopo potrete disporne come meglio credete (quindi, per esempio, potreste rivenderli). Tutto ciò che è soggetto a un canone d’uso temporaneo concesso dal locatore e regolarmente indicato nel contratto, invece, non vi appartiene e deve essere restituito, al termine del contratto di locazione. 

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