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Steinmeier commemora le vittime di Solingen: “necessario regolare l’immigrazione”

Il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Frank-Walter Steinmeier, ha sollevato la necessità di limitare l’immigrazione durante il suo discorso commemorativo per le vittime dell’attentato di Solingen. L’evento, tenutosi domenica, ha visto il Capo di Stato esortare tutti i partiti democratici a rivedere la politica migratoria, al fine di attuare regole più stringenti per l’accesso al Paese. Steinmeier ha sottolineato l’importanza di un approccio unificato e concertato tra tutte le forze politiche per affrontare questa sfida complessa e urgente.

Steinmeier: “A Solingen lo Stato ha fallito”

Secondo Steinmeier, è fondamentale compiere ogni sforzo per “applicare le norme esistenti e quelle in fase di elaborazione per circoscrivere l’ingresso in Germania”. Un compito enorme, che deve rappresentare una priorità nei prossimi anni. Per affrontarlo, è necessario un impegno a livello nazionale, al di là dei confini politici, coinvolgendo tutte le forze democratiche. Il Presidente ha ribadito che la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini deve essere al centro delle preoccupazioni politiche e che la gestione dell’immigrazione è un elemento cruciale in questo contesto.

Fiori, candele e messaggi in memoria delle vittime, deposti sul luogo dell’attentato di Solingen. Foto: Nicola, Wikimedia Commons, CC-by-sa 4.0, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il Presidente ha espresso sgomento per l’atto compiuto a Solingen da un cittadino siriano che ha “abusato in modo così terribile della protezione concessagli dalla Germania”. Di fronte al dolore causato dall’attacco, ha sostenuto, il Paese deve ricordare ciò che lo rende forte, a partire dalla sicurezza. “Qui a Solingen, lo Stato non è riuscito a mantenere la sua promessa di protezione e sicurezza“, ha dichiarato Steinmeier. Ha sottolineato che episodi come questo minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella capacità dello Stato di garantire la loro incolumità.

Il presidente contro gli estremisti: “vogliono distruggere ciò che amiamo”

Lo Stato ha quindi il dovere di occuparsi del caso, ma sono necessari anche cambiamenti nella politica migratoria, ha avvertito il Presidente, facendo una rara eccezione alla prassi propria del suo ruolo, che vorrebbe i suoi interventi sempre super partes rispetto al dibattito politico parlamentare. L’attacco, ha dichiarato Steinmeier, ha colpito l’immagine dei “tedeschi come nazione”, poiché “gli islamisti fanatici vogliono distruggere ciò che amiamo”, agendo con lo stesso calcolo degli estremisti di destra. Steinmeier ha evidenziato che la minaccia rappresentata dagli estremisti, siano essi islamisti o estremisti di destra, è una sfida comune che richiede una risposta decisa e coordinata da parte di tutte le forze democratiche.

Steinmeier ha sottolineato che il diritto d’asilo è parte integrante della democrazia tedesca, ma il suo successo dipende dal non essere “sopraffatti dal numero di persone che giungono senza avere diritto a questa speciale protezione”. Ha invitato i cittadini a rimanere vigili e a “prendersi cura gli uni degli altri”, esortando ad “agire dove necessario”, “per le vittime di Solingen”. Il Presidente ha anche richiamato l’attenzione sull’importanza di un sistema di asilo che sia equo e sostenibile, capace di distinguere tra chi ha realmente bisogno di protezione e chi cerca di abusare del sistema stesso.

Nell’attacco del 23 agosto, un uomo di 26 anni originario della Siria, giunto in Germania come rifugiato attraverso la Bulgaria, ha ucciso tre visitatori del festival cittadino di Solingen e ne ha feriti altri otto. L’uomo, attualmente in custodia, è indagato dalla procura federale con l’accusa di omicidio e sospetta appartenenza all’ISIS. Avrebbe dovuto essere espulso in Bulgaria nel 2023, ma ciò non è stato possibile. Questo tragico evento ha sollevato interrogativi sulla gestione dei processi di espulsione e sulla cooperazione tra i Paesi europei in materia di immigrazione e sicurezza, riaccendendo il dibattito sul Trattato di Dublino.

Il Presidente ha concluso il suo discorso con un appello all’unità e alla solidarietà tra i cittadini tedeschi. Ha sottolineato che solo attraverso la collaborazione e il rispetto reciproco sarà possibile superare le sfide poste dall’immigrazione e dalla minaccia del terrorismo. Steinmeier ha esortato tutti a non cedere alla paura e all’odio, ma a lavorare insieme per costruire una società più sicura e giusta per tutti. Ha ribadito che la Germania deve rimanere un faro di democrazia e umanità, ma che questo richiede un impegno costante e una vigilanza attiva da parte di tutti i suoi cittadini.

Anche il Cancelliere Olaf Scholz (SPD), la Ministra degli Interni Nancy Faeser (SPD) e il Ministro Presidente del Nord Reno-Westfalia Hendrik Wüst (CDU) hanno preso parte alla commemorazione per le vittime di Solingen.

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