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Crollo del ponte Carola: potrebbe accadere anche a Berlino?

In seguito al crollo di una delle due corsie del Ponte Carola, a Dresda, sono emersi interrogativi riguardanti la sicurezza dei ponti in cemento armato precompresso.

Le preoccupazioni sono emerse non solo a livello locale, ma anche in altre città tedesche, tra cui Berlino, attraversata dal fiume Sprea e da moltissimi ponti, diversi tra i quali costruiti con la stessa tecnica impiegata per il Ponte Carola.

Dopo il crollo del ponte Carola di Dresda, ci si chiede: i ponti di Berlino sono sicuri?

Nella capitale tedesca, infatti, 61 dei 359 ponti totali sono di cemento armato precompresso. Parliamo quindi di una percentuale significativa. Secondo l’Amministrazione per i Trasporti del Senato l'”età media” dei ponti è di circa 53 anni, il che significa che molte di queste strutture sono state costruite in un’epoca in cui tecniche e materiali erano diversi da quelli utilizzati oggi.

Nonostante le ispezioni regolari, che avvengono almeno tre volte l’anno, e le ispezioni strutturali, che si svolgono ogni sei anni o più frequentemente, se necessario, il presidente della Camera delle Costruzioni di Berlino, Ralf Ruhnau, esprime perplessità sulla capacità di poter prevenire i crolli al 100%. Interpellato dal quotidiano Berlinese Berliner Zeitung, infatti, Ruhnau ha sottolineato che i ponti in cemento armato precompresso sono particolarmente vulnerabili alla corrosione da cloruri. Un fenomeno, questo, difficile da rilevare esternamente, ma che può indebolire le strutture, nel tempo.

La corrosione da cloruri è peraltro un problema insidioso, perché può progredire senza segni visibili fino a quando il danno non è già significativo. Esistono tecniche sofisticate per individuare i processi di corrosione attiva, come l’uso di sensori e tecnologie di monitoraggio avanzate, ma con l’arretrato nella manutenzione dei ponti, non si può escludere che alcune parti si deteriorino, nonostante le ispezioni.

Le strutture costruite sotto la DDR: un altro problema

Un altro fattore di rischio è l’acciaio precompresso prodotto nella ex DDR, noto per essere più suscettibile alla corrosione da cloruri rispetto ad altri tipi di acciaio e usato per costruire diversi ponti nella parte orientale di Berlino, tra cui i ponti Elsenbrücke e Mühlendamm.

Il Dipartimento dei Trasporti del Senato di Berlino ha in ogni caso sottolineato che il processo di costruzione dei ponti attualmente in ristrutturazione a Berlino differisce da quello del ponte Carola. Un portavoce ha inoltre affermato che, nel complesso, i ponti tedeschi sono strutture molto sicure, realizzate in modo rigoroso e monitorate da diversi ingegneri esperti. Qualora vengano rilevati danni che compromettono la stabilità e la sicurezza delle strutture, inoltre, vengono immediatamente adottate le misure necessarie e, se necessario, si dispongono limitazioni del traffico e persino la chiusura del ponte.

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