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Progettava attentato contro militari tedeschi a colpi di machete: siriano arrestato a Monaco

Un uomo di 27 anni, originario della Siria, è stato arrestato venerdì in Baviera con l’accusa di aver progettato un attentato contro i militari della Bundeswehr, probabilmente con un movente vicino all’estremismo di matrice islamista. Secondo la Procura generale di Monaco, l’uomo intendeva colpire i soldati durante la pausa pranzo nel centro di Hof, uccidendone il maggior numero possibile con due machete acquistati appositamente, lunghi circa 40 centimetri. Le autorità ritengono che il sospetto sia un seguace dell’ideologia radicale islamica e che il suo obiettivo fosse quello di seminare terrore tra la popolazione civile, creando un clima di insicurezza. Il mandato di arresto è stato emesso dal tribunale distrettuale di Hof con l’accusa di preparazione di un grave reato violento contro lo Stato.

L’indagine sul presunto piano di attacco con machete è in corso. In Germania crescono le tensioni

L’indagine è condotta dall’Ufficio centrale bavarese per la lotta all’estremismo e al terrorismo presso la Procura generale di Monaco. Le autorità hanno sottolineato l’importanza non trarre conclusioni affrettate fino a quando tutte le prove non saranno state esaminate in tribunale, ricordando che vige comunque la presunzione di innocenza fino alla dimostrazione della colpevolezza.

L’arresto segue altri recenti episodi di possibile matrice jihadista in Germania. Il 23 agosto a Solingen, un siriano di 26 anni ha ucciso tre persone e ne ha ferite otto con un coltello durante una festa cittadina. Questo attacco, in seguito rivendicato dall’Isis, ha scosso profondamente l’opinione pubblica tedesca e infiammato il dibattito politico sulla sicurezza interna. Le autorità hanno intensificato le misure di sicurezza in risposta a questo tragico evento, aumentando la presenza delle forze dell’ordine nelle aree pubbliche e rafforzando i controlli alle frontiere.

Il 5 settembre a Monaco, un 18enne austriaco ha sparato contro la polizia fuori dal Consolato generale di Israele, venendo poi ucciso dagli agenti. Si presume che il suo fosse un tentativo di attacco terroristico di matrice islamista. L’uomo si era presentato davanti al Consolato con un fucile a baionetta della prima guerra mondiale.

Per il ventisettenne arrestato a Monaco è stata disposta la custodia cautelare.

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