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Centro Femminile di Berlino a rischio chiusura, fra accuse di antisemitismo e proteste

Nel mondo dell’associazionismo berlinese si sta verificando una specie di terremoto, che chi non frequenta da vicino questa realtà potrebbe non aver notato. L’amministrazione del Senato di Berlino a guida CDU, infatti, ha recentemente sospeso i finanziamenti al Centro Femminile Frieda di Friedrichshain-Kreuzberg, un’organizzazione attiva da decenni che si occupa di fornire supporto alle donne e alle bambine, attraverso molteplici attività. La sospensione arriva dopo un iter complesso, che era partito con un’ordinanza di chiusura immediata in seguito ad accuse di antisemitismo e antisionismo nei confronti della coordinatrice. Questa decisione ha scatenato una serie di reazioni e ha portato il Centro e l’associazione dei Giovani Verdi di Friedrichshain a organizzare un incontro pubblico per discutere del suo futuro e delle possibili soluzioni per continuare le sue attività.

L’evento, promosso dal profilo Grüne Jugend Xhain su Instagram, si terrà giovedì dalle 19 alle 21. Olja Koterewa, presidente del partito dei Verdi nell’Assemblea Distrettuale, parteciperà come ospite per rispondere alle domande e dibattere sulle prospettive del Centro. La partecipazione di Koterewa è vista come un segnale di sostegno politico e un’opportunità per chiarire le posizioni del partito riguardo alla controversia. Chi volesse conoscere la location dell’evento, può scrivere al profilo Instagram che lo promuove.

I fatti

La sospensione dei fondi, come anticipato, è arrivata dopo che l’Ufficio Distrettuale per il Benessere dei Giovani, guidato dal consigliere della CDU Max Kindler, ha accusato la coordinatrice di Frieda di aver rilasciato dichiarazioni antisemite e antisioniste, partecipando ad eventi pro-palestinesi. Queste accuse hanno portato, fra l’altro, alla sospensione delle attività di due centri giovanili gestiti da Frieda, Alia e Phantalisa.

La mossa ha suscitato critiche da parte di Die Linke e dei Verdi nel Consiglio Distrettuale. L’SPD ha proposto di convertire la cancellazione straordinaria in una ordinaria, mentre Verdi e Die Linke hanno chiesto di revocarla e avviare un’indagine aperta sulle accuse. Questi partiti sostengono che la decisione di sospendere i finanziamenti e chiudere i centri sia stata presa in modo affrettato e senza un’adeguata valutazione delle prove e che porti, senza adeguate giustificazioni, a danneggiare il gruppo target, ossia tutte le utenti, giovani e adulte, che beneficiano dei servizi dei centri in questione.

Nel frattempo, l’organizzazione ha ricevuto solidarietà da altri operatori sociali preoccupati che un coinvolgimento politico privato possa danneggiare l’operato delle associazioni no-profit.

Frieda e.V. respinge le accuse e protesta contro la fine delle attività del Centro Femminile e dei due centri giovanili

A maggio, in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, Frieda e.V. ha respinto le accuse, affermando di lavorare secondo approcci intersezionali, trans-inclusivi e queer-femministi che si oppongono a tutte le forme di discriminazione, incluso l’antisemitismo. L’organizzazione lamenta il fatto che l’operato del comune neghi la competenza del personale senza una perizia sul contenuto effettivo del lavoro. Nel comunicato di Frieda, inoltre, si sottolinea che le attività dell’associazione sono sempre state orientate alla promozione dell’uguaglianza e del rispetto per tutte le persone.

Con l’incontro pubblico, le rappresentanti di Frieda sperano di fare chiarezza sulla situazione e trovare un modo per continuare le attività a sostegno delle donne, delle persone trans, delle bambine e delle ragazze del quartiere. L’incontro rappresenta un’opportunità per discutere apertamente delle accuse e delle possibili soluzioni, con l’intento di coinvolgere la comunità e i rappresentanti politici in un dialogo costruttivo.

La storia del Centro Femminile di Frieda e.V. è lunga e ricca di successi. Fondato nel 1990, il Centro ha sempre avuto come obiettivo principale quello di fornire supporto e assistenza alle donne in difficoltà, offrendo servizi di consulenza per problemi come lo stalking e il cyberstalking, informazione sul diritto di famiglia, assistenza nella ricerca di lavoro, supporto psicologico e attività educative, workshop e formazione. Nel corso degli anni, Frieda è diventato un punto di riferimento per molte donne del quartiere, con particolare attenzione alle vittime di discriminazioni multiple.

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