Berlino: proposto il braccialetto elettronico per prevenire i femminicidi
Nelle ultime settimane, a Berlino si sono verificati altri due femminicidi e un terzo è stato sventato per poco. Due donne sono state tragicamente uccise a Berlino dai loro ex partner, mentre una terza è riuscita a salvarsi per un soffio. Come ogni volta, non solo nella capitale tedesca, si torna a parlare di prevenzione e le autorità locali, in questa occasione, considerano di applicare una proposta che il Ministro della Giustizia Marco Bushmann (FDP) aveva già avanzato a livello federale: l’uso dei braccialetti elettronici come forma di prevenzione della violenza domestica e di genere.
Femminicidi annunciati: la proposta della senatrice berlinese per prevenirli
La senatrice berlinese per la Giustizia Felor Badenberg (apartitica) ha espresso l’intenzione di promuovere l’introduzione dei braccialetti elettronici per gli ex partner violenti a livello locale. Il riferimento è sì alla proposta di Buschmann, tuttavia, secondo Badenberg, attendere un’eventuale modifica della legislazione federale richiederebbe troppo tempo, e le vittime non possono permettersi di aspettare. L’adozione di misure immediate è vista come una necessità urgente per prevenire ulteriori tragedie, soprattutto se si considera l’elevatissima percentuale di casi, a livello globale, nei quali si arriva ai femminicidi dopo che gli assassini avevano non solo compiuto altri atti violenti, ma anche più volte annunciato la precisa intenzione di uccidere le compagne o ex compagne.
L’ultimo caso a Zehlendorf
Uno degli ultimi casi, forse quello che ha spinto Badenberg ad avanzare la proposta, riguarda una donna di 36 anni uccisa con numerose coltellate dall’ex marito cinquantenne, nel quartiere berlinese di Zehlendorf. La donna è morta dissanguata nonostante un intervento chirurgico d’urgenza al vicino ospedale Charité. La coppia era separata da tempo e la donna, madre di quattro figli, aveva ottenuto un ordine restrittivo contro il suo ex in tribunale. L’uomo ha violato tale ordine e ha aspettato la ex moglie sotto casa, per aggredirla con un coltello. Ora è in custodia cautelare.
Appoggio e critiche alla proposta di Badenberg
L’utilizzo dei braccialetti elettronici, già in vigore in alcuni Länder come il Brandeburgo, consentirebbe di monitorare la posizione degli aggressori e avvisare le forze dell’ordine qualora costoro si avvicinassero alla residenza o al luogo di lavoro delle vittime, nonostante gli ordini restrittivi. Questi dispositivi potrebbero fornire anche prove utili per eventuali procedimenti penali, documentando le violazioni degli ordini restrittivi stessi e fornendo un deterrente contro ulteriori atti di violenza. La tecnologia, quindi, potrebbe giocare un ruolo cruciale nel migliorare la sicurezza delle vittime e nel facilitare l’applicazione della legge.
La proposta di Badenberg mira a colmare un vuoto normativo e offrire una maggiore tutela alle donne vittime di violenza domestica. Tuttavia, la sezione berlinese di Die Linke ha definito l’iniziativa una “politica simbolica”, sostenendo che i braccialetti elettronici potrebbero non essere sufficienti, di per sé, a risolvere il problema della violenza di genere e potrebbero dare un falso senso di sicurezza alle potenziali vittime. I critici di questa misura sostengono che sia necessario un approccio più olistico che includa anche il supporto psicologico, l’educazione e la sensibilizzazione della società.
Nel frattempo, la senatrice per gli Affari sociali Cansel Kiziltepe (SPD) ha sollecitato un impegno più incisivo da parte del governo federale, scrivendo una lettera ai ministri competenti e al Cancelliere Scholz. Kiziltepe ha sottolineato l’importanza di un’azione coordinata a livello nazionale per affrontare la violenza di genere e il problema dei femminicidi in modo efficace. Ha chiesto maggiori risorse per i servizi di supporto alle vittime, programmi di prevenzione e campagne di sensibilizzazione per cambiare le norme sociali che perpetuano la violenza.
L’urgenza di affrontare questa piaga sociale è stata evidenziata dall’omicidio di una donna di 36 anni a Zehlendorf, madre di quattro figli, accoltellata ripetutamente dall’ex marito nonostante avesse ottenuto un ordine restrittivo. Un braccialetto elettronico avrebbe potuto avvertirla del pericolo imminente, permettendole di cercare aiuto in tempo. Questo tragico caso ha messo in luce le lacune nel sistema di protezione delle vittime e la necessità di misure più efficaci.
Per le vittime di violenza domestica
Il Ministero tedesco della famiglia, degli anziani, delle donne e della gioventù ha lanciato nel 2021 un numero antiviolenza per le donne che mette a disposizione degli operatori in grado di consigliare, informare e, se necessario, connettere chi ha bisogno di aiuto ad adeguate strutture di supporto locali. Il numero è 116016 e qui, sul sito ufficiale dell’iniziativa, è possibile ricevere altre informazioni. Il numero offre consulenza in diverse lingue.