AperturaCronacaCronaca: Berlino

Insegnante stroncato da una vespa durante una riunione all’aperto: è “morte sul lavoro”

Punto da una vespa, un insegnante di Berlino è morto di shock anafilattico durante una riunione all’aperto. La vedova ha chiesto che il decesso del marito venga considerato un incidente sul lavoro, ma l’amministrazione del senato competente ha inizialmente negato questa possibilità.

Recentemente, il tribunale amministrativo di Berlino ha però dato ragione alla donna, dichiarando che l’incidente è avvenuto in un contesto professionale e configura, quindi, un vero e proprio infortunio sul lavoro. La sentenza, tuttavia, non è ancora definitiva e potrebbe essere impugnata in appello.

Punto da una vespa, muore. Il tribunale sancisce la “morte sul lavoro”

L’insegnante è stato punto dalla vespa durante una riunione extrascolastica presso un club di canottaggio, mentre era insieme ai suoi colleghi, ed è morto per una gravissima reazione allergica. L’evento ha fin da subito sollevato una serie di questioni legali riguardanti la definizione di infortunio professionale in situazioni che esulano dal contesto lavorativo “tradizionale”.

Inizialmente, infatti, l’Amministrazione del Senato per l’Istruzione, la Gioventù e la Famiglia di Berlino si è rifiutato di definire la morte dell’uomo come un “incidente sul lavoro”. L’ente ha motivato il rifiuto sostenendo che l’allergia alle punture di vespa fosse una condizione personale dell’insegnante, non collegata ai rischi specifici della sua professione di funzionario pubblico.

La vedova ha però presentato ricorso contro questa decisione e il Tribunale amministrativo di Berlino le ha dato ragione, stabilendo che la presenza dell’insegnante sulla terrazza del club di canottaggio su cui si è verificata la tragedia fosse legata comunque a un’attività professionale. Pertanto, la corte ha riconosciuto il diritto della donna a ricevere una pensione di reversibilità maggiorata per incidente sul lavoro.

Related Articles

Back to top button