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Sparwasser, l’eroe che “tradì” la Germania est. Il libro di Giovanni Tosco

Il 22 giugno 1974, ad Amburgo, si tenne uno degli incontri più emozionanti della storia dei Mondiali di calcio: la sfida tra le nazionali della Germania Ovest e della Germania Est. Su questo sfondo epico, si staglia la figura di Jürgen Sparwasser, giocatore della Germania Est che determinò l’esito della partita, divenne un eroe e poi un “traditore”.

Il giornalista e scrittore Giovanni Tosco, esperto di calcio, ha scritto un libro sulla vicenda che ha suscitato molto interesse e di cui si sta già parlando molto: “Sparwasser. L’eroe che tradì“, pubblicato da Minerva Edizioni.

“Sparwasser. L’eroe che tradì”: una storia incredibile raccontata da Giovanni Tosco

Questa partita era molto di più di una semplice finale dei mondiali. Era infatti anche un simbolo dello scontro tra due sistemi opposti, divisi da un Muro non solo fisico, ma anche ideologico e politico.

La Germania Occidentale, che ospitava l’evento, era la favorita e tutti pensavano che avrebbe vinto i mondiali, presagio che si sarebbe effettivamente concretizzato il 7 luglio, con la vittoria finale contro l’Olanda. La partita del 22 giugno, tuttavia, si rivelò travolse ogni previsione.

La Germania Ovest dominò il gioco, creando numerose occasioni da gol e colpendo anche un palo, ma il punteggio rimase fermo sullo 0-0 per gran parte dell’incontro. Poi, al 78′ minuto, si verificò l’imponderabile: Jürgen Sparwasser, centrocampista offensivo della Germania Est, si impadronì della palla, schivò due difensori avversari, tirò in rete e segnò. Il risultato si mantenne invariato e la Germania Est si aggiudicò il match. Il Volksparkstadion di Amburgo cadde in un silenzio irreale di fronte a quel risultato che nessuno aveva previsto.

Eroe per la DDR, ma non eroe della DDR

Quel gol di Sparwasser non fu solo un momento di gloria sportiva, ma anche un simbolo di resistenza per tutti i sostenitori della Germania Est e del socialismo reale. Tuttavia, Sparwasser non si identificava con l’immagine di “eroe della DDR” che si voleva costruire attorno a lui. La sua vita fu segnata da un profondo conflitto interiore, poiché l’atleta mantenne sempre una distanza critica dagli ideali imposti dalla Germania est e per questo rifiutò anche diverse opportunità professionali nel mondo del calcio, che lo avrebbero inevitabilmente reso il “posterboy” del regime.

Alla fine, comprese che l’unico modo per garantire un futuro migliore a sé stesso e alla sua famiglia era la fuga all’ovest. Per questo fu accusato di “tradire” dai supporter della Repubblica Democratica tedesca.

Una pagina dopo l’altra, Tosco ci trasporta in un’epoca che, sebbene possa sembrare remota, in realtà è ancora vicina e palpabile nelle sue conseguenze storiche e sociali. Il libro è un intreccio di storie di calcio, di amore, di passione e di scelte difficili, che si riflettono nella vita di un uomo e nell’identità di una nazione divisa.

Informazioni sull’autore

Giovanni Tosco, giornalista e scrittore nato a Torino nel 1964, ha dedicato la sua carriera alla narrazione dello sport attraverso le pagine del quotidiano “Tuttosport” e una serie di interessantissime pubblicazioni di successo. Dal 1989, anno del suo ingresso in redazione, Tosco ha seguito con passione gli eventi sportivi, diventando, dal 1997, uno dei responsabili del settore calcio.

“Sparwasser. L’eroe che tradì” appassiona con una storia potente che parla di sport, passione, coerenza e scelte difficili e che accende i riflettori sulla vita di un uomo, oltre che sulla complessa identità di una nazione a lungo divisa.

Tra i libri di Tosco, segnaliamo anche “Mazzola. Tulèn, il capitano eterno“, un tributo alla leggenda del calcio italiano. Inoltre, la sua collaborazione con Sandro Bocchio ha dato vita a titoli come “Storia dei Mondiali di calcio“, “Valentino Rossi. In direzione ostinata e contraria” e”Cristiano Ronaldo. Tutta la felicità, tutta la malinconia“. Infine, “Campionesse ribelli. Trenta storie di sport per ragazze intrepide“.

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