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Ryanair taglia i voli a Berlino: aeroporto mal gestito e costi alti

Ryanair ha recentemente annunciato che intende ridurre significativamente i suoi servizi presso l’aeroporto di Berlino Brandeburgo Willy Brandt (BER). Questa decisione, che entrerà in vigore a partire dalla prossima estate, comporterà una riduzione di circa il venti percento dei voli operati dalla compagnia aerea in questo scalo. La ragione principale dietro a questa scelta strategica, stando ai comunicati dell’azienda, è da attribuirsi agli elevati costi di accesso che Ryanair deve sostenere per operare all’aeroporto di Berlino, costi che la compagnia aerea ritiene eccessivi e che, secondo le sue dichiarazioni, non sono stati ridotti nonostante le richieste in tal senso al governo tedesco e alla direzione dell’aeroporto. Inoltre, Ryanair lamenta una cattiva gestione dell’aeroporto in generale, che la dirigenza ha definito “sottoutilizzato”.

Le destinazioni cancellate da Ryanair

In termini pratici, ciò si tradurrà in una riduzione del numero di aeromobili stazionati a Berlino, che passerà dagli attuali nove a soli sette. Di conseguenza, alcune destinazioni non saranno più raggiungibili tramite i voli Ryanair da BER: si tratta di Bruxelles, Lussemburgo, Riga, la città portuale di Chania sull’isola greca di Creta, Kaunas in Lituania e Cracovia. Nonostante l’annuncio, Ryanair non ha fornito una data specifica per l’attuazione di questa riduzione, lasciando quindi un certo grado di incertezza tra i passeggeri che abitualmente utilizzano questi collegamenti.

Reazioni della politica locale

La notizia ha colto di sorpresa molti, tra cui la senatrice berlinese per gli Affari economici, Franziska Giffey (SPD), che ha espresso il proprio stupore di fronte a questa mossa di Ryanair. Giffey ha sottolineato che il governo di Berlino e la società aeroportuale sono impegnati in un dialogo costante con le compagnie aeree per cercare di soddisfare le loro esigenze e aspettative. Tuttavia, ha anche riconosciuto che le autorità locali hanno un potere limitato nel determinare le tariffe aeroportuali.

La società aeroportuale di Berlino-Brandeburgo (FBB), che gestisce l’aeroporto, ha espresso comprensione per le critiche mosse da Ryanair riguardo all’aumento degli oneri fiscali, riconoscendo, per esempio, il fatto che la tassa statale sul traffico aereo sia più che raddoppiata dal 2019, un incremento che ha inevitabilmente impattato sulle operazioni delle compagnie aeree. Nonostante ciò, la FBB ha sottolineato che Ryanair è al momento il principale fornitore di servizi al BER, avendo superato il suo ex principale concorrente Easyjet in termini di quota di mercato.

BER, l’aeroporto che non “decolla”

La decisione di Ryanair, peraltro, segue un precedente analogo da parte di Easyjet, che nella primavera del 2022 aveva annunciato il trasferimento di sette dei suoi 18 aerei precedentemente stazionati a BER. Questi cambiamenti riflettono una tendenza preoccupante per l’aeroporto di Berlino, che non riesce, fin dall’apertura, a portare la propria attrattiva e competitività a livello internazionale agli stessi standard degli altri grandi hub europei.

L’associazione aeroportuale tedesca ADV ha lanciato un avvertimento riguardo al rischio che la Germania possa rimanere indietro nel traffico aereo internazionale a causa dei costi elevati. Mentre altre località europee stanno prosperando e attirando un numero crescente di passeggeri, la Germania sembra affrontare un problema di offerta, nonostante non manchi la domanda e quello di Berlino è l’unico aeroporto che non è tornato ai livelli di traffico degli anni pre-pandemia.

L’industria turistica di Berlino da tempo sollecita miglioramenti nei collegamenti aerei internazionali, sottolineando l’importanza di tali collegamenti per lo sviluppo economico e culturale della città. Il sindaco di Berlino Kai Wegner (CDU) ha evidenziato come l’aeroporto BER debba recuperare terreno rispetto agli aeroporti della Germania occidentale, soprattutto per quanto concerne i collegamenti intercontinentali, che sono fondamentali per attrarre turisti e investimenti internazionali.

La riduzione dei servizi di Ryanair a BER potrebbe avere ripercussioni significative non solo per l’aeroporto stesso ma anche per l’economia locale. L’aeroporto di Berlino è un importante hub di traffico aereo e un punto di riferimento per i viaggiatori che si spostano sia per affari sia per turismo. La diminuzione dei voli potrebbe comportare una riduzione del flusso di passeggeri e, di conseguenza, un impatto negativo sulle attività commerciali, sugli hotel e sui servizi turistici della città.

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