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Più auto nei centri abitati: la proposta dell’FDP per la Germania

Fra tutti i partiti della coalizione di governo, l’FDP, il Partito Liberale Democratico tedesco, è quello che rischia di uscire peggio, in termini di percentuali, alle prossime elezioni. Se, nel 2021, i liberali sono entrati al governo portando un rispettabile 11,4% dei voti, oggi sono precipitati al 5% nelle proiezioni. Forse per questo qualcuno li ha accusati di voler raggranellare facili consensi, in seguito alla proposta recente sull’introduzione di norme mirate a “rendere più attraenti i centri urbani agli automobilisti”, introducendo parcheggi gratuiti, semafori sempre verdi e una riduzione delle piste ciclabili e delle zone pedonali. Più auto nei centri abitati, obiettano i deputati dei Verdi Andreas Audretsch e Stefan Gelbhaar, è l’opposto dell’obiettivo che si dovrebbe perseguire a livello governativo. L’FDP ribatte sostenendo la propria contrarietà a una “politica ideologica della mobilità” e l’intenzione di contrastare gli sforzi dei compagni di coalizione per bandire le auto dai centri città, una mossa che l’FDP riterrebbe controproducente per l’economia locale.

Andreas Audretsch, Verdi. Foto: Vincent Villwock

Il sindaco di Hannover: “più auto nei centri abitati danneggiano il commercio al dettaglio”

Belit Onay, sindaco dei Verdi di Hannover, ha messo in guardia contro l’idea che un maggiore traffico automobilistico possa creare più forza economica nei centri urbani. “Una politica puramente a favore dell’automobile minaccia il commercio al dettaglio”, ha affermato Onay, sottolineando che su questo punto c’è un consenso trasversale da parte dei comuni, supportato anche da studi scientifici che dimostrano come la qualità della vita urbana sia direttamente correlata alla riduzione del traffico veicolare.

Per Onay, la chiave per rivitalizzare i centri urbani non risiede nell’aumento del traffico automobilistico, bensì nel renderli luoghi piacevoli in cui i residenti abbiano autenticamente voglia di stare. Pur riconoscendo l’importanza dell’accessibilità in auto, il sindaco ritiene che questo non debba tradursi in più parcheggi e traffico di transito. L’obiettivo di Onay per Hannover, per esempio, sarebbe un centro città “virtualmente libero dalle auto” entro il 2030, anche se la fattibilità di questo traguardo è oggetto di discussione. Il sindaco immagina un futuro in cui i cittadini possano godere di spazi pubblici più ampi e sicuri, con aree verdi e piazze pedonali dove la comunità possa incontrarsi e socializzare.

Per contro, segretario generale dell’FDP Bijan Djir-Sarai ha chiarito che il partito vuole consentire la forma di mobilità “richiesta e necessaria a livello locale”, senza distinzioni tra mobilità “buona” o “cattiva”. Zyon Braun, leader dell’FDP del Brandeburgo, ha invocato una maggiore “libertà di scelta nella mobilità”, includendo anche l’automobile come parte integrante di un sistema di trasporto flessibile e adattabile alle esigenze dei cittadini.

auto nei centri abitati

Braun ha sottolineato che molte persone, soprattutto nelle zone rurali, dipendono dall’auto, come i pendolari e gli anziani. “Una guerra culturale unilaterale contro l’automobile è una guerra contro la realtà della vita delle persone, specialmente nel Brandeburgo e nelle regioni rurali”, ha affermato, evidenziando la necessità di considerare le diverse realtà territoriali e le esigenze di mobilità che variano da area a area.

In un’intervista al tabloid Bild, Braun aveva definito il piano una controproposta esplicita ai Verdi, affermando che l’FDP è “attivamente contraria alla politica paternalista dei Verdi”.

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