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Parzialmente ritirato il divieto per “Compact”. La rivista di estrema destra torna in circolazione

Qualche settimana fa, ha fatto scalpore la notizia della messa al bando, in Germania, della rivista di estrema destra “Compact”, considerata foriera di contenuti anticostituzionali. Si era immediatamente aperto il dibattito, piuttosto frequente in terra tedesca, sull’equilibrio fra libertà di stampa e di espressione e necessità di limitare il diffondersi di contenuti di odio, apertamente razzisti o che si richiamino alle ideologie totalitarie che hanno devastato l’Europa nel XX secolo. Mercoledì, la risoluzione del paradosso di Popper è arrivata, almeno temporaneamente, dal Tribunale Amministrativo Federale tedesco, che ha parzialmente revocato il divieto di pubblicazione per la controversa testata. Questa decisione è stata presa in seguito a una richiesta urgente presentata dagli editori della rivista stessa, che hanno contestato il divieto inizialmente imposto dal Ministero degli Interni. Di conseguenza, “Compact” potrà riprendere la sua circolazione, sebbene con alcune restrizioni ancora da definire.

Il caporedattore della rivista Compact: “il caso ha incrementato l’interesse per la testata”

Il caporedattore di “Compact”, Jürgen Elsässer, ha espresso il suo ottimismo riguardo al futuro della rivista. Ha informato il pubblico che l’edizione di agosto era già stata stampata prima che il divieto entrasse in vigore e che questa sarà distribuita a breve. Nonostante la confisca di parte dell’attrezzatura editoriale durante l’azione del Ministero degli Interni, Elsässer è fiducioso che l’interesse suscitato dal caso e dalle vicende giudiziarie porterà a un incremento significativo della diffusione della testata.

Laurens Nothdurft, l’avvocato che rappresenta “Compact”, ha espresso un parere molto positivo sulle prospettive della rivista nel procedimento giudiziario principale. Secondo Nothdurft, le possibilità di un esito favorevole per “Compact” sono “enormemente alte”. Questa fiducia si basa su una valutazione legale delle circostanze e delle norme pertinenti al caso.

Critiche alla Ministra dell’Interno Nancy Faeser

Dall’altro lato, il Ministero degli Interni, attualmente sotto la guida di Nancy Faeser (SPD), ha difeso con fermezza la decisione di vietare la pubblicazione di “Compact”. Faeser ha sottolineato che, nonostante la parziale marcia indietro decisa dal tribunale, il suo dicastero non esiterà a prendere misure severe contro chiunque diffonda ideologie contrarie ai valori della Costituzione tedesca. Secondo l’ordinanza di divieto, ora parzialmente ribaltata, l’associazione “COMPACT-Magazin GmbH” rifiuta l’ordine costituzionale in termini di scopi e attività e ha un atteggiamento anticostituzionale.

Il Tribunale Amministrativo Federale ha sospeso il divieto di pubblicazione fino a quando non verrà presa una decisione definitiva nel procedimento principale. La corte ha ritenuto che, al momento, non ci siano sufficienti elementi per valutare in modo definitivo se “Compact” soddisfi effettivamente i criteri che giustificherebbero una messa al bando totale.

La decisione del tribunale ha scatenato una serie di reazioni nel panorama politico tedesco. Wolfgang Kubicki (FDP), vicepresidente del Bundestag, insieme a Kristin Brinker, leader della sezione dell’AfD di Berlino, hanno espresso critiche severe. Entrambi hanno chiesto le dimissioni di Faeser, sostenendo che la decisione del tribunale rifletta un fallimento della sua gestione del caso.

Anche Alexander Hoffmann, segretario parlamentare della CSU, ha commentato la situazione, dichiarando che “Questa vittoria parziale per una rivista estremista di destra dimostra che la Ministra Faeser ha reso un pessimo servizio alla tutela della democrazia con la sua azione affrettata”.

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