“Stop a ingresso in Germania di afghani e siriani”: la richiesta dell’Unione dopo Solingen
In seguito al tragico attacco con coltello avvenuto a Solingen, infuria il dibattito sulla politica di asilo e immigrazione in Germania e su come conciliare l’accoglienza con la sicurezza nazionale.
L’autore dell’attacco, che si presume di matrice islamista e che ha causato tre morti e otto feriti, è un 26enne siriano che avrebbe dovuto essere espulso dalla Germania già l’anno scorso.
L’Unione chiede lo stop all’ammissione in Germania di afghani e siriani
Alexander Throm, portavoce per la politica interna del gruppo parlamentare CDU/CSU al Bundestag, si è allineato a quanto già espresso dal leader della CDU Friedrich Merz e ha ribadito la necessità di fermare l’ingresso in Germania di siriani e afghani. “Non ci sono più combattimenti in Afghanistan e solo in misura limitata in Siria. Per questo motivo la cosiddetta protezione sussidiaria per afghani e siriani deve essere cancellata” ha dichiarato Throm lunedì nel programma “Morgenmagazin” di ARD. La protezione sussidiaria è un tipo di protezione internazionale che viene concessa a coloro che non possono essere riconosciuti come rifugiati, ma che comunque necessitano di protezione.
Throm ha inoltre sollevato la questione dei controlli alle frontiere tedesche, lamentando un numero sproporzionato di arrivi di rifugiati rispetto ad altri Paesi membri dell’Unione Europea. Il politico cristiano-democratico ha inoltre messo in discussione l’efficacia del sistema di Dublino, che regola la distribuzione dei richiedenti asilo tra i Paesi UE, sostenendo che, se si accertasse il suo malfunzionamento, sarebbero necessari controlli più stringenti e respingimenti di coloro che hanno già fatto richiesta d’asilo in altri Stati membri.
Intanto l’Unione, l’alleanza di CDU e CSU, intende sollevare il caso al Bundestag, chiedendo un’audizione speciale della Commissione per gli Affari Interni per questa settimana. La ministra dell’interno, Nancy Faeser, dovrà spiegare di fronte ai membri del parlamento quali misure sono previste per migliorare la sicurezza e prevenire futuri attacchi.
Contraria l’SPD. Kevin Kühnert: “Incostituzionale”
Dall’altra parte dello spettro politico, il segretario dell’SPD, Kevin Kühnert, ha respinto l’idea di un divieto generalizzato per siriani e afghani, ritenendola incostituzionale e nello specifico contraria, tra le altre cose, al diritto individuale all’asilo. Kühnert ha inoltre sottolineato che “la risposta non può essere quella di sbattere la porta in faccia a persone che stanno fuggendo dagli islamisti perché perseguitati per il loro stile di vita”.
Ha inoltre evidenziato la necessità di comprendere perché l’espulsione del sospetto in Bulgaria non è avvenuto, visto che la Bulgaria era intenzionata a riprenderlo. Essendo la competenza delle espulsioni dei singoli Länder, in questo caso la responsabilità ricadrebbe sul Nord Reno-Westfalia, il Land in cui si è verificato l’attentato e che ora dovrà spiegare perché la procedura non è stata attuata.
Kühnert ha anche sottolineato che l’esecutivo tedesco sta già lavorando su soluzioni per facilitare l’espulsione di criminali gravi, anche in Siria e Afghanistan, e sta valutando leggi più severe per il controllo di armi e coltelli. Ha evidenziato inoltre l’importanza di affrontare il problema della radicalizzazione individuale, un’area in cui, secondo lui, “non stiamo facendo buoni progressi”. Questo aspetto richiede un approccio sistemico, che coinvolga servizi sociali, forze dell’ordine e comunità locali, anche per prevenire l’isolamento e l’alienazione che possono portare alla radicalizzazione.
Il BSW di Sahra Wagenknecht vuole accelerare le espulsioni
Amira Mohamed Ali, co-presidente dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW), ha portato un’ulteriore prospettiva al dibattito, chiedendo di accelerare le espulsioni di chi è obbligato a lasciare il Paese. Ha proposto di semplificare le procedure burocratiche e di investire in più assistenti sociali per gestire i casi, assicurando che le persone che non hanno diritto di rimanere in Germania possano essere rimpatriate in modo efficace. “Abbiamo autori di reati che sono ancora qui. Ed è inspiegabile” ha chiosato l’ex Linke.