Libertà, sorellanza, disobbedienza: intervista a Veronica Lucchesi, da “La Rappresentante di Lista” al cinema
Gloria! È un film di cui abbiamo già parlato su queste pagine. L’opera prima di Margherita Vicario racconta una storia che non capita spesso di sentire: quella delle istituzioni che, fino agli inizi del XIX secolo, in Italia, educavano alla musica le giovani orfane. In questi istituti si formarono straordinarie musiciste e anche compositrici alle quali la Storia non tributò mai i medesimi onori che spettavano ai loro corrispondenti maschili. Fra le idee geniali del cast (che non sono poche) c’è stata la scelta di far interpretare uno dei personaggi principali a Veronica Lucchesi, cantante de La Rappresentante di Lista: il dialogo “interno” fra un personaggio e un’interprete che condividono la passione per la musica rende il film particolarmente intenso. Gloria! È arrivato finalmente anche nei cinema tedeschi: sarà nelle sale a partire dal 28 agosto.
Abbiamo parlato del film con Veronica Lucchesi, che interpreta il personaggio di Bettina.
Quando abbiamo parlato di questo film con Margherita Vicario, ci ha spiegato in che raccontare questa storia essendo (anche) una musicista è diverso dal raccontarla venendo dalla recitazione. Come è stata la tua esperienza con questo personaggio? Nell’esperienza di una musicista di oggi ci sono tracce delle lotte di allora?
Bettina è un carattere affine alla mia personalità artistica più che alla mia persona nella vita reale.
Ho potuto sentirla vicina a me proprio perché anche con il mio progetto musicale cerco di rappresentare alcuni dei tratti che Bettina possiede nella sua indole. Coraggio, rabbia, desiderio di libertà, disobbedienza, voglia di comunità, sorellanza, disillusione, ironia, profondità, lotta.
Nella vita reale vorrei essere già così definita, ma la realtà è più complicata e non è facile abbracciare tutti questi aspetti. Diciamo che anche io sono sulla strada per ricercare questo tipo di libertà e di apertura. Sicuramente questa di Bettina, come altre storie lasciano dei segni indelebili sulla nostra pelle, creano quel terreno su cui far fiorire le idee e su cui muovere i passi, che diventano azioni e movimenti decisi per provare a scardinare preconcetti e giudizi. Per portare nuove rappresentazioni nell’immaginario musicale e sociale. Per non rimanere nelle solite gabbie.
Quali sono gli aspetti di Bettina che senti più vicini a te?
La voglia di vivere, l’ironia pungente e una certa disillusione per il fatto di essere state fregate dalle persone e dalla vita svariate volte!
Questa è stata la tua prima esperienza sul grande schermo. Pensi di dedicarti ancora alla recitazione in futuro?
Lo desidero ardentemente. È un campo di indagine meraviglioso. Un modo per mettersi nei panni di qualcun altra diversa da te.
Il film è già stato presentato all’estero: che feedback avete avuto dal pubblico internazionale?
Mi sembra qualcosa di entusiasmante. Il pubblico sta davvero amando il film, la musica e le sue protagoniste. Stiamo ricevendo un enorme affetto. Non potrei essere più felice.