AperturaAttualità

In Germania aumentano le infezioni da HIV

Secondo le ultime rilevazioni effettuate dall’Istituto Robert Koch, la Germania sta affrontando un incremento delle nuove infezioni da HIV e dei casi di AIDS. Nel corso del 2023, si è registrato che circa 2.200 persone hanno contratto il virus, il che costituisce un aumento del 15% rispetto ai dati dell’anno precedente. Questo dato, per quanto non particolarmente drammatico se confrontato con la media mondiale, suscita non poche preoccupazioni fra gli esperti del settore, i professionisti del settore sanitario e le associazioni che si occupano di prevenzione.

Il trend in crescita osservato potrebbe essere in parte attribuito ai ritardi nelle diagnosi che si sono verificati durante la pandemia di Covid-19, quando le risorse sanitarie erano concentrate sul contenimento del coronavirus e molte altre condizioni sanitarie hanno ricevuto meno attenzione. Questo potrebbe voler dire che parte delle “nuove” infezioni da HIV conteggiate nel 2023 sono in realtà precedenti, ma sono passate inosservate durante il periodo della pandemia. Tuttavia, gli esperti sono comunque preoccupati per l’andamento dei contagi, soprattutto in alcuni gruppi specifici della popolazione che sembrano essere più vulnerabili, perché meno consapevoli dei rischi o meno disposti ad attivarsi per prevenirli.

Infezioni da HIV in aumento soprattutto fra i tossicodipendenti

L’analisi dettagliata condotta dal RKI ha suddiviso le nuove infezioni in tre categorie principali: persone eterosessuali, individui che fanno uso di sostanze stupefacenti e il gruppo denominato MSM, ovvero uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. Quest’ultimo gruppo rappresenta oltre la metà dei nuovi casi di HIV, ma presenta comunque numeri più bassi rispetto a prima della pandemia, il che potrebbe indicare un certo grado di efficacia delle campagne di prevenzione mirate.

L’aumento delle infezioni tra i consumatori di droghe, con circa 380 nuovi casi nel 2023, è uno dei fenomeni monitorati con più attenzione. Gli appartenenti a questo gruppo, contraggono il virus per lo più in maniera inconsapevole, spesso attraverso l’uso condiviso di siringhe contaminate, utilizzate per il consumo di sostanze come l’eroina e il fentanyl.

Gli esperti stanno quindi sollecitando un’azione decisa per colmare il divario nella prevenzione dell’HIV, soprattutto per questo gruppo a rischio. Tra le misure proposte vi sono la distribuzione di siringhe pulite e la creazione di stanze per il consumo controllato di sostanze stupefacenti. Tuttavia, la realizzazione di tali interventi è ostacolata dalla mancanza di cambiamenti legislativi e dalla scarsità di finanziamenti a livello locale, fattori che impediscono l’attuazione di politiche efficaci.

Gli effetti positivi della PrEP

Come già accennato, si è assistito invece a un calo dei contagi nel gruppo MSM grazie all’introduzione della PrEP, ovvero la profilassi pre-esposizione. Questo farmaco ha dimostrato di essere estremamente efficace nella prevenzione dell’infezione da HIV e rappresenta una risorsa importante nella lotta contro il virus. Tuttavia, la distribuzione della PrEP sta affrontando alcune difficoltà, tra cui carenze di approvvigionamento che ne limitano l’accesso.

Fuori dalla Germania, a livello globale, preoccupa l’aumento dei casi in alcune parti dell’Europa orientale e in Asia centrale. In queste regioni, i gruppi a rischio affrontano discriminazioni sistematiche che ostacolano l’accesso alle cure e alle informazioni sulla prevenzione dell’HIV e, quindi, sull’accesso alle terapie, che oggi permettono alle persone con HIV di condurre una vita pressoché normale, se implementate in modo tempestivo. La stigmatizzazione, in molti Paesi, rimane un ostacolo significativo da questo punto di vista.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio