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Germania pro Kamala Harris: la senatrice vola nei sondaggi

La candidatura di Kamala Harris alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti ha scatenato un’ondata di entusiasmo in Germania.

Questo clima di ottimismo nei confronti della senatrice democratica è evidente nei servizi giornalistici, nei commenti degli analisti politici e nelle discussioni che animano i talk show televisivi e radiofonici in tutto il Paese.

La popolarità di Kamala Harris in Germania

Il sentimento positivo verso Kamala Harris è stato ulteriormente confermato dai sondaggi. Secondo il Deutschlandtrend di ARD di giovedì scorso, ad esempio, uno schiacciante 77% su un campione di 1300 intervistati ha espresso una netta preferenza per Harris, mentre solo il 10% ha manifestato sostegno al presidente Trump.

Se fosse Berlino a decidere, insomma, la senatrice della California avrebbe già la vittoria in tasca. Tuttavia, la situazione negli Stati Uniti appare molto più incerta e i sondaggi americani mostrano una gara serrata, con un leggero margine di vantaggio di Kamala Harris in alcuni sondaggi.

Perché la senatrice democratica piace ai tedeschi?

Un fattore che potrebbe spiegare la simpatia che Harris riscuote in Germania è il fatto che il sistema politico tedesco, con il suo forte welfare e un ruolo più incisivo dello stato nell’economia, si avvicina alle politiche del partito democratico di Kamala Harris molto più che al liberismo senza rete dei repubblicani e dei loro candidati.

Già Barack Obama aveva avuto un incredibile successo, in Germania, Paese che ha visitato per ben sei volte durante il suo mandato, battendo ogni record, rispetto alle visite di qualsiasi altro presidente americano prima di lui. A Berlino, inoltre, è rimasta nella memoria collettiva la visita del 2023, davanti a quasi 20.000 persone.

Donald Trump
Donald Trump. Photo credits: EPA-EFE/ALLISON DINNER

L’antipatia per Donald Trump

Il rapporto tra la Germania e Donald Trump, inoltre, non è mai stato idilliaco. Il presidente Trump ha più volte esortato la Germania, come Paese Nato, ad adeguarsi all’impegno assunto di portare al 2% del PIL l’investimento nella difesa e Berlino ha spesso considerato questa pressione un’ingerenza poco gradita

Anche i media tedeschi, fin dall’inizio della presidenza Trump, hanno assunto un atteggiamento sempre fortemente critico nei confronti dell’allora inquilino della Casa Bianca e questo ha contribuito a creare un’apertura quasi automatica verso possibili alternative. In questo senso anche Harris viene percepita come una sorta di “‘anti-Trump”: è più giovane, progressista e incarna valori in cui anche la società tedesca si riflette.

Con lo sguardo alle presidenziali americane

La sua carriera politica è stata inoltre segnata da una serie di primati: è stata la prima donna di colore a ricoprire la carica di procuratrice generale della California, la prima donna di colore e prima persona di origine indiana a essere eletta al Senato degli Stati Uniti, la prima donna nera eletta vicepresidente degli Stati Uniti e, se vincesse le elezioni, sarebbe anche la prima donna di colore a sedere nello Studio Ovale.

Insomma, la candidatura di Kamala Harris, un’abile mossa dei democratici che ha permesso loro di recuperare il terreno perduto con la fallimentare “proposta Biden”, sembra essere stata accolta con grande favore, in Germania. Intanto, a Berlino e nel resto del mondo, si attende con trepidazione questo appuntamento elettorale dall’impatto sul futuro delle relazioni transatlantiche e sulla politica globale.

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