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Braccialetto elettronico contro la violenza domestica: la proposta del ministro

Il Ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann (FDP) ha recentemente espresso la disponibilità verso l’introduzione di misure più rigorose per combattere la violenza domestica. Tra le soluzioni proposte figura l’adozione del braccialetto elettronico, a scopo principalmente preventivo. La proposta di Buschmann giunge in un momento in cui la violenza di genere e la violenza domestica sono in crescita in Germania.

La violenza domestica è in aumento in Germania

I dati statistici forniti dall’Ufficio federale di polizia criminale sono motivo di grande preoccupazione: nel corso del 2023, le vittime di violenza domestica hanno raggiunto la cifra allarmante di oltre 256.000 persone, segnando un aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente. Tra queste, le donne continuano a essere in netta maggioranza fra le vittime più frequenti di reati violenti, con 155 casi di omicidio perpetrati dal partner o ex partner.

Il braccialetto elettronico dovrebbe avere una funzione preventiva

Il Ministro Buschmann ha evidenziato, in una dichiarazione a a RedaktionsNetzwerk Deutschland, che un gruppo di lavoro composto da rappresentanti federali e dei Länder è attualmente impegnato nell’analisi di una possibile legislazione nazionale che preveda l’uso del braccialetto elettronico per coloro che si rendono responsabili di violenza domestica, nel caso di ordinanze restrittive. Questi dispositivi, che sono già utilizzati con successo in Spagna dal 2009, emettono un segnale di allarme qualora l’aggressore violi il divieto di avvicinarsi alla vittima, permettendo così un intervento immediato ed evitare così ulteriori aggressioni.

Nel sottolineare l’importanza di una protezione costante per le persone minacciate e in particolare per le donne, il Ministro ha rimarcato la necessità di integrare la legislazione e il lavoro della polizia a livello dei singoli Länder con la legislazione federale sulla protezione dalla violenza. Ha tuttavia chiarito che, nonostante l’importanza di tali misure, i tribunali della famiglia, che si occupano di questi casi, non possono in alcun modo sostituirsi all’azione preventiva e protettiva delle forze dell’ordine.

Anche la Ministra dell’Interno Nancy Faeser (SPD) ha manifestato il suo pieno sostegno verso l’introduzione di nuove misure preventive. Tra queste, l’obbligo per gli autori di violenza domestica di partecipare a corsi di formazione e sensibilizzazione antiviolenza, secondo l’esempio positivo già adottato in Austria. La Ministra Faeser ha inoltre dichiarato di essere favorevole all’impiego dei braccialetti elettronici come strumento di deterrenza e protezione.

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