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Attentato di Solingen: l’attentatore confessa e l’Isis rivendica

La città di Solingen (Nord Reno-Westfalia) è ancora sotto shock, dopo l’aggressione con il coltello che si è verificato venerdì e che ha avuto un bilancio di tre morti e otto feriti. Le tre persone uccise sono due uomini di 56 e 67 anni e una donna di 56 anni.

Intanto il presunto attentatore è stato trasferito a Karlsruhe, dove la procura federale indagherà su di lui per omicidio e presunta affiliazione all’Isis. La tragedia ha avuto luogo durante i festeggiamenti per il 650° anniversario della fondazione della città.

Si è costituito ieri sera il presunto attentatore di Solingen: è un siriano di 26 anni

Il sospetto è un 26enne siriano, che si sarebbe costituito ieri sera dopo le 23.00, sotto una pioggia battente. Secondo lo “Spiegel”, i suoi vestiti si presentavano sporchi e coperti di sangue.

L’uomo avrebbe confessato di aver commesso l’attentato. Nel frattempo anche l’Isis lo ha rivendicato, dichiarando sui suoi canali che l’attentatore è un suo membro e che l’obiettivo dell’attacco compiuto a Solingen erano i “cristiani”, per “vendicare i musulmani in Palestina e altrove“. Le autorità ritengono che il conflitto mediorientale abbia aumentato il rischio di attacchi terroristici e di radicalizzazione.

Prima dell’attentato, il 26enne non era noto alle autorità come estremista islamico. “Abbiamo un numero a tre cifre di soggetti ritenuti pericolosi nella scena islamista e il siriano arrestato per la strage di Solingen non ne faceva parte” ha dichiarato alla stampa il vicecancelliere Robert Habeck, in un incontro a Flensburg.

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Robert Habeck, gennaio 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

L’uomo, un musulmano sunnita, era arrivato in Germania nel 2020 e aveva chiesto asilo a Bielefeld. Secondo Welt e Spiegel, lo scorso anno avrebbe dovuto essere espulso in Bulgaria, che era stata la sua prima destinazione per entrare nell’UE. Era tuttavia scomparso dal centro di accoglienza di Paderborn, per ricomparire dopo essere risultato irreperibile per mesi. A quel punto, in base a quanto riportato, l’espulsione era stata sospesa e il giovane siriano trasferito a Solingen, cittadina di circa 161.000 abitanti.

Secondo una nota diramata dall’autorità giudiziaria, il 26enne si sarebbe unito all’Isis in un momento per ora non meglio specificabile precedente al 23 agosto. A causa delle sue convinzioni islamiste sarebbe dunque arrivato alla decisione di uccidere più “infedeli” possibili alla festa di Solingen del 23 agosto. Le vittime sono state colpite mirando al collo e alla parte alta del corpo.

Friedrich Merz Rafah
Friedrich Merz Foto: EPA-EFE/ANNA SZILAGYI

Le reazioni della politica: durissimi SPD e CDU, l’appello della Linke

Il leader dell’opposizione Friedrich Merz (CDU) ha criticato la politica migratoria del governo, affermando che “il problema non sono i coltelli, ma le persone che li portano in giro”. Il gruppo CDU/CSU ha inoltre chiesto una sessione speciale della commissione interni del Bundestag.

La ministra dell’Interno Nancy Faeser (SPD) ha invece annunciato un inasprimento della lotta all’estremismo islamico, affermando che “lo Stato risponderà con fermezza a questo atto terroristico e combatterà coerentemente la minaccia islamista”. Il Presidente dell Repubblica Federale Frank-Walter Steinmeier ha infine suggerito un ampliamento dei poteri delle forze di sicurezza, mentre la Linke ha messo in guardia dalla stigmatizzazione aprioristica delle persone con background migratorio.

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La ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser durante la conferenza stampa con la commissaria Europea per gli interni Ylva Johansson a Berlino, il 14 gennaio 2022. EPA-EFE/Christian Marquardt / POOL

Altre due persone arrestate dopo l’attentato, tra cui un quindicene

Dopo l’attentato di venerdì sera, sarebbero state inoltre arrestate altre due persone, un quindicenne e un 36enne. Il primo è stato fermato a casa dei genitori nelle prime ore di sabato. Secondo il pubblico ministero Markus Caspers, il minore avrebbe parlato con l’autore del reato “poco prima del crimine”. L’uomo di 36 anni è invece stato arrestato in un centro per richiedenti asilo, poco distante dal luogo dell’attentato.

Fortunatamente, i feriti gravi sono in via di guarigione, come confermato a Welt-tv dal direttore sanitario dell’ospedale di Solingen. Altri feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Wuppertal e Remscheid. Intanto, l’intera comunità di Solingen si raccoglie, commossa e sconvolta, nel ricordo delle vittime. Fiori e candele sono visibili sul luogo dell’attentato e sono stati cancellati i tre giorni di festeggiamenti previsti in precedenza.

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