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Armi tedesche impiegate dall’esercito ucraino su territorio russo

In Germania si torna a dibattere di supporto militare all’Ucraina, dal momento che si è verificata la circostanza che le voci politiche contrarie paventavano. Le forze armate ucraine hanno realizzato un’importante avanzata nella regione russa di Kursk, come riportato dall’Institute for the Study of War (ISW). Secondo le informazioni diffuse, i soldati ucraini sono riusciti a superare almeno due linee difensive russe e hanno preso d’assalto una base militare, affrontando le forze di Vladimir Putin anche sul suolo russo a partire da martedì 6 agosto. Secondo le autorità di Mosca, nell’attacco nella regione di Kursk sarebbero stati coinvolti fino a un migliaio di soldati ucraini, supportati da decine di carri armati e veicoli blindati. L’ISW ha riferito di un’avanzata ucraina che si estende per un tratto dimostrabile fino a dieci chilometri all’interno del territorio russo. Durante l’offensiva, l’esercito ucraino avrebbe utilizzato, fra gli altri, anche armamenti forniti dalla Germania, tra cui diversi veicoli blindati “Marder“, come riferito dal tabloid tedesco Bild. Armi tedesche, quindi, sono state ufficialmente utilizzate come parte di un’azione militare sul territorio russo.

Il governo tedesco conferma il sostegno all’Ucraina

Questo sviluppo ha suscitato nuove discussioni e interrogativi sul piano internazionale riguardo a ciò che l’Ucraina è legittimata a fare in base al diritto internazionale per difendersi dall’aggressione russa e, in particolare, sul ruolo che gli armamenti tedeschi stanno giocando in questo contesto. Il governo di Berlino ha dichiarato di non essere al corrente di dettagli specifici riguardo all’impiego delle armi tedesche in territorio russo, ma ha ribadito il proprio incondizionato sostegno a Kiev. Una portavoce del Cancelliere federale Olaf Scholz (SPD) ha affermato: “La Germania è il più grande sostenitore dell’Ucraina in Europa, finanziariamente, economicamente e anche militarmente. Continueremo a sostenere l’Ucraina fino a quando sarà necessario”.

Ralf Stegner, esperto di politica estera dell’SPD, ha espresso una certa prudenza riguardo all’uso di armi tedesche, ma ha anche sottolineato l’eccezionalità della situazione nella zona di confine, sostenendo la necessità difendere la città ucraina di Kharkiv dagli attacchi provenienti dalla Russia. Il governo tedesco aveva precedentemente autorizzato, a fine maggio, l’uso delle armi fornite contro obiettivi situati in territorio russo. Dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022, la Germania ha inviato a Kiev un totale di 18 carri armati Leopard 2, 120 veicoli da combattimento di fanteria Marder, 58 carri armati Leopard 1 (in collaborazione con la Danimarca), oltre a sistemi di difesa aerea, droni e altri armamenti.

Commissione difesa del Bundestag “sono armi ucraine”

Il presidente della Commissione Difesa del Bundestag, Marcus Faber (FDP), non ha espresso particolari riserve né preoccupazioni circa l’uso di armi tedesche da parte dell’Ucraina nella sua avanzata. “Con la consegna all’Ucraina, quelle armi sono diventate armi ucraine”, ha dichiarato, aggiungendo che è stato l’attacco russo a trasformare il territorio di entrambi gli Stati in una zona di guerra e che l’uso delle armi anche sul territorio della potenza che ha avviato il conflitto è regolato dalle norme del diritto internazionale. Anche Roderich Kiesewetter, esperto di politica estera della CDU, considera i contrattacchi ucraini come “legittimi secondo il diritto internazionale”, facendo riferimento all’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite che autorizza l’autodifesa anche sul territorio dell’aggressore.

L’Unione Europea ha manifestato una posizione analoga, ritenendo legittima la guerra di difesa condotta dall’Ucraina contro un’aggressione ritenuta illegale. Un portavoce del rappresentante UE per gli affari esteri Josep Borrell ha dichiarato: “Il diritto all’autodifesa include anche il diritto di attaccare il nemico sul proprio territorio”, ribadendo il pieno sostegno europeo agli sforzi di Kiev per ripristinare la propria integrità territoriale e sovranità.

BSW: “il governo si opponga all’uso di armi tedesche in territorio russo”

Tuttavia, in Germania, non tutti condividono questa visione. Sahra Wagenknecht, leader del partito che porta il suo nome (BSW), ha espresso una posizione contraria, sollecitando l’intervento del Cancelliere Scholz affinché si impedisca l’uso di armi tedesche nelle incursioni in territorio russo.

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lupo Sahra Wagenknecht Foto: EPA-EFE/OMER MESSINGER

In vista del bilancio federale, il primo ministro della Sassonia Michael Kretschmer (CDU) ha proposto un taglio degli aiuti militari all’Ucraina, sostenendo che questi non stiano portando ai risultati sperati e che ogni azione debba essere proporzionata. Kretschmer, che fin dall’inizio si è opposto alle forniture di armi, ha promosso iniziative diplomatiche e sostiene che la risoluzione del conflitto non avverrà sul campo di battaglia, ma al tavolo dei negoziati.

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