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Prendere la patente a Berlino: per molti è un incubo

Ottenere la patente di guida a Berlino è diventato un vero e proprio incubo per moltissime persone e dall’esterno, tra l’altro, sembra impossibile che una metropoli come la capitale tedesca possa non garantire un procedimento fluido e rapido.

Eppure, gli ostacoli da affrontare sono molti e vanno ben oltre il semplice studio del codice stradale e la pratica al volante. Difficoltà burocratiche, attese snervanti e tante complicazioni gestionali, infatti, ostacolano di molto il conseguimento dell’obiettivo.

L’incubo della patente a Berlino: le attese interminabili

Per iniziare, i risultati degli esami di guida a Berlino sono assai deludenti. Come riportato dalla Berliner Zeitung, nel 2023 il tasso di fallimento degli esami pratici nella capitale tedesca ha raggiunto il 37%, mentre la media nazionale si è fermata al 30%.

I candidati, inoltre, devono affrontare un percorso lungo e tortuoso, che inizia con un’attesa media di quattro mesi solo per poter accedere all’esame pratico.

patente

La situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza di personale qualificato. La scarsità di esaminatori limita infatti il numero di date disponibili per gli esami, allungando ulteriormente i tempi. Per cercare di tamponare il problema, il Land Berlino ha fatto ricorso a soluzioni alternative, come l’impiego di esaminatori provenienti da altri Länder e persino di membri della polizia federale e delle forze armate. A complicare tutto, però, c’è il fatto che i tempi di attesa per formare nuovi esaminatori sono più lunghi di quelli per fare l’esame della patente: parliamo infatti di un periodo che va tra i sei e i dieci mesi.

Di fronte a queste difficoltà, c’è chi ha proposto di semplificare i requisiti necessari per l’assunzione di nuovi esaminatori, allo scopo di accelerare il processo di reclutamento. Questa soluzione solleva tuttavia fa temere un abbassamento degli standard e quindi, in prospettiva, anche un peggioramento del livello di sicurezza sulle strade.

L’aumento significativo dei costi e gli “arretrati” da smaltire

Come se non bastasse, si è registrato anche un significativo aumento dei costi associati al conseguimento della patente. Questo incremento è stato influenzato dai tassi di inflazione, che hanno inciso su tutti i settori economici e si ripercuotono anche sull’aumento delle tariffe orarie delle scuole guida. Il mancato superamento di un esame pratico, inoltre, fa aumentare ulteriormente il costo della patente di circa 600-800 euro.

La necessità di ripetere gli esami da parte degli esaminandi che non ce l’hanno fatta al primo colpo, infine, mette a dura prova chi deve gestire il flusso dei candidati e si trova a smaltire un notevole arretrato di prove pratiche. A questo si aggiungono tutti gli esami che non è stato possibile svolgere a causa della pandemia di COVID-19 e che ancora restano in sospeso. Insomma, la situazione sembra lasciare pochissimo spazio di manovra a interventi risolutivi, almeno nel breve periodo.

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