Il 26 luglio iniziano le Olimpiadi di Parigi e, per la prima volta, fra le discipline olimpiche è stata inserita anche la breakdance. In questo sport, una delle atlete più promettenti del panorama mondiale arriva dalla Germania. La breakdancer Jilou Rasul, in arte Jilou, si è preparata per mesi per poter essere testimone di un traguardo storico per questa forma d’arte che si è evoluta da cultura di strada a stile di danza e disciplina sportiva riconosciuta a livello globale.
La storia di Jilou: una famiglia di artisti e la passione per il movimento
Il suo viaggio nel mondo della breakdance è iniziato 17 anni fa, quando a soli 13 anni, già ginnasta, rimase affascinata dalla breakdance vista in TV. Si immerse nella cultura hip-hop newyorkese degli anni ’70, attratta dalla libertà di movimento e dall’apertura della scena. Quella cultura, che enfatizza l’autenticità e l’espressione individuale, ha plasmato la sua filosofia di vita e la sua arte.
Jilou si allena nel vivace quartiere di Kreuzberg, a Berlino, e ha sviluppato uno stile particolare, con movimenti dinamici e potenti, che sembrano sfidare le leggi della gravità. Nata nella città di Friburgo e cresciuta a Colonia, la B-Girl (come vengono generalmente appellati gli atleti specializzati di questa disciplina) ha trovato la sua vocazione nella breakdance e ora fa parte delle crew Nintendo e Jimakeno.
Il suo è il risultato di una passione profonda per il movimento e la creatività, alimentata dal sostegno incondizionato dei suoi genitori, entrambi artisti. Il padre di Jilou, di origine irachena, è fuggito in Germania durante il regime di Saddam Hussein, trovando nella pittura un modo per documentare gli eventi drammatici che ha vissuto. Anche la madre ha una vena artistica, che a trasmesso alla figlia, insegnandole a disegnare. I soggetti preferiti di Jilou sono gli animali, soprattutto i cavalli. “Il disegno mi ha aiutato a scoprire la creatività nei movimenti”, ha dichiarato Jilou in un’intervista per il magazine di RedBull.
Uno stile esplosivo alla conquista di Parigi
Il suo stile acrobatico ed esplosivo si contraddistingue per i numerosi freeze flessibili, movimenti in cui il corpo sembra congelarsi in posizioni estreme, magari immobile e con solo una mano a terra. Ma la breakdance non è l’unico campo in cui Jilou eccelle; pratica anche tricking, aerial silk e coreografa di spettacoli.
Jilou ha vinto più volte il Campionato tedesco e i principali tornei nazionali di breakdance, guadagnandosi un posto di rilievo nella scena. Si allena dalle quattro alle cinque ore al giorno, preparandosi con dedizione e disciplina per le Olimpiadi di Parigi, dove la sua disciplina debutterà come sport olimpico.
Quasi dieci anni fa, Jilou ha deciso di trasferirsi a Berlino, descrivendola come “una piccola isola felice per la breakdance in Germania, con una scena forte e diversificata”. La città le ha offerto luoghi di allenamento e incontro per atlete come lei, permettendole di crescere e di scambiare idee con altri ballerini.
La sua tecnica è impressionante, con giri e salti perfetti che mette in mostra sui social e nei video promozionali per importanti marchi sportivi di cui è testimonial. La sua presenza sui social media non è solo un’esibizione delle sue abilità, ma anche un’ispirazione per giovani aspiranti breakdancer che vedono in lei un modello da seguire.
Prima di dedicarsi interamente allo sport a livello agonistico e professionale, Jilou ha dato lezioni di danza e ha lavorato nel mondo dello spettacolo. Ora, con le Olimpiadi all’orizzonte, si concentra sulla forma atletica e sulle competizioni, per le quali ha creato “mosse speciali” come la giravolta verticale combinata con la capriola in avanti. Diversi media tedeschi l’hanno definita la speranza tedesca per i giochi olimpici di Parigi.