Un recente sondaggio di YouGov ha messo in luce tutta la frustrazione provata dai tedeschi nel momento in cui si trovano a provare dei vestiti nei camerini dei negozi o dei reparti di abbigliamento.
L’indagine è stata commissionata da Zalando, colosso berlinese dello shopping digitale, presumibilmente interessato a capire quante persone acquistino malvolentieri negli store fisici e possano quindi considerare l’idea di farlo online.
Acquisti in negozio, cosa non sopportano i tedeschi: il sondaggio di Zalando
La domanda principale del sondaggio era cosa infastidisse maggiormente gli interpellati nell’esperienza di acquisto in un negozio. Una notevole percentuale ha espresso particolare fastidio in relazione ai camerini di prova. Troppo piccoli e angusti secondo il 43% degli intervistati, presenterebbero diversi aspetti negativi: sporcizia e lanugine sul pavimento, tende che non si chiudono bene, vestiti provati da altri clienti ancora appesi all’interno, odori sgradevoli per il 26% degli intervistati e, per concludere, violente luci al neon. Insieme agli specchi, queste luci impietose garantirebbero infatti un effetto finale assai poco lusinghiero, che il 23% del campione considera un assoluto deterrente.
Questi disagi portano addirittura un terzo degli intervistati a rinunciare all’acquisto dei capi di abbigliamento: chiara dimostrazione di come un contesto che non mette a proprio agio i clienti abbia ripercussioni significative sulle vendite.
Un altro aspetto problematico emerso dall’indagine riguarda le tabelle delle taglie, spesso di difficile comprensione secondo il 46% degli intervistati. La confusione generata da tabelle poco comprensibili può portare a una scelta errata della taglia e a una conseguente delusione, una volta in camerino, con la necessità di ripetere l’operazione. Più della metà dei partecipanti al sondaggio (51%) ha ammesso infine di provare stress e persino effetti negativi sulla salute mentale, in circostanze simili.
