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Il 20% dei tedeschi scelgono di vivere da soli

In Germania, una significativa porzione della popolazione, pari al 20,3%, risiede in abitazioni occupate da un’unica persona. Questa percentuale è notevolmente superiore alla media dell’Unione Europea, che si attesta al 16,1%. Questo dato emerge da un’analisi comparativa con altri paesi membri dell’UE, rivelando che soltanto in Finlandia, Lituania, Svezia, Danimarca ed Estonia si registra una percentuale maggiore di individui che vivono in solitudine rispetto alla Germania. È particolarmente interessante osservare che, all’interno della popolazione tedesca di età superiore ai 65 anni, la tendenza a vivere da soli è quasi doppia rispetto alla media generale della popolazione, raggiungendo il 34,6% (una percentuale leggermente superiore alla media UE del 31,6%). I dati vengono da un’analisi dei dati Eurostat dello scorso anno, pubblicata dall’ufficio federale di statistica tedesco.

A vivere da soli non sono soltanto i single

Nel corso del decennio compreso tra il 2013 e il 2023, gli studi hanno rilevato un incremento nella percentuale di persone che vivono da sole in quasi tutti i paesi dell’Unione Europea. Tuttavia, in Germania tale percentuale è rimasta quasi inalterata in questi dieci anni. È importante sottolineare che l’essere residenti in un nucleo familiare unipersonale non implica necessariamente lo stato di single: fra coloro che vivono da soli si contano tanto persone single, vedovi e divorziati, quanto persone che hanno relazioni di coppia. Inoltre, la statistica in questione non prende in considerazione coloro che risiedono in alloggi condivisi o in istituti, come case per studenti o residenze per anziani.

Questione di privacy e di indipendenza economica

La scelta di vivere da soli può essere influenzata da vari fattori, primo fra tutti, ovviamente l’indipendenza economica, che si lega al desiderio di privacy, alle dinamiche sociali e alle condizioni di lavoro. In Germania, come in molti altri paesi europei, si è assistito a un cambiamento nelle strutture familiari e nelle preferenze personali, che ha portato a un aumento dei nuclei abitativi composti da una sola persona. Questo fenomeno è stato accompagnato da un’evoluzione del mercato immobiliare, che ha visto un incremento nell’offerta di piccoli appartamenti e monolocali, progettati per soddisfare le esigenze di chi vive da solo.

La vita in solitudine presenta sia vantaggi che sfide. Da un lato, offre maggiore autonomia e la possibilità di organizzare lo spazio abitativo secondo le proprie esigenze e gusti personali. Dall’altro, può comportare un rischio maggiore di isolamento sociale, soprattutto tra gli anziani. Le politiche sociali e le iniziative comunitarie, in questo senso, giocano un ruolo cruciale nel fornire supporto e opportunità di socializzazione a chi sceglie di vivere da solo o è obbligato a farlo.

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