Gli asili di Berlino scioperano per 5 giorni
Quando Ver.di promette, di solito, mantiene. A Berlino, la tensione fra il sindacato che rappresenta gli educatori degli asili e il senato si è fatta tesa, culminando in uno sciopero di cinque giorni che, come annunciato la settimana scorsa, sta coinvolgendo gli asili nido pubblici della capitale. Il sindacato Ver.di ha preso la decisione di avviare la protesta e gli educatori hanno incrociato le braccia a partire da lunedì, in seguito al rifiuto del Senato di accogliere la richiesta di avviare una contrattazione collettiva. L’obiettivo principale di tale richiesta era quello di migliorare la qualità pedagogica e fornire maggior sostegno al personale, che al momento fatica a soddisfare la domanda, lamentando, fra le altre cose, carenze di organico. La protesta sta avendo un impatto su circa 35.000 bambini e sulle loro famiglie. Inoltre, sono previste manifestazioni davanti alla sede della CDU e al municipio di Charlottenburg-Wilmersdorf.
Continua lo scontro sul contratto collettivo per gli educatori degli asili
Questa protesta arriva dopo i sette giorni di sciopero non consecutivi già indetti nelle settimane precedenti. Il Senato ha criticato l’interruzione del lavoro. Il Segretario di Stato per la Gioventù e la Famiglia, Falko Liecke (CDU) ha dichiarato a RBB24 che non è possibile, per il governo della Città-Stato di Berlino, avviare trattative con i sindacati a livello locale, a causa della struttura della contrattazione collettiva che si svolge tra i diversi Länder tedeschi, alla quale Berlino aderisce. Il sindacato Ver.di, tuttavia, non cede sulle richieste degli insegnanti, sostenendo che la situazione di crisi e sovraffollamento degli asili nido, che non è stata adeguatamente affrontata fino a questo momento, non possa più essere ignorata.
Stefan Evers, senatore delle Finanze e membro della CDU, ha definito gli scioperi “inutili” ed è tornato a sottolineare, come già aveva fatto la scorsa settimana, che Berlino è parte della Tarifgemeinschaft der Länder, l’associazione che gestisce la contrattazione collettiva per i lavoratori pubblici degli Stati federali, e che quindi non può negoziare un contratto collettivo proprio con gli educatori degli asili berlinesi. È proprio su questo punto che si concentra la divergenza con il sindacato.
La capitale tedesca conta circa 2.900 asili nido, molti dei quali sono gestiti da enti privati, che complessivamente accolgono 165.000 bambini. Lo sciopero di questa settimana interessa 280 strutture comunali, dove circa 7.000 insegnanti e personale addetto si prendono cura dei 35.000 bambini.