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Coltivazioni di cannabis a Berlino: ecco perché non ce ne sono ancora

In Germania è ora legale coltivare la cannabis in appositi cannabis club, che funzionano, almeno in teoria, come cooperative. Nello specifico, a partire dal 1° luglio, le associazioni non commerciali che contano fino a un massimo di 500 membri hanno la possibilità di iniziare la coltivazione di cannabis. Ma allora perché, a Berlino, questo non succede ancora? Dopo la legalizzazione, diverse persone hanno tirato un sospiro di sollievo rispetto alla presenza nelle loro case di un paio di piante di cannabis per uso proprio o magari ne hanno intrapreso la coltivazione, ma nessuna cooperativa ha avviato una coltivazione su larga scala. I club dedicati a tale attività esistono, ma non sono ancora in grado di avviare ufficialmente le loro operazioni. Un numero considerevole di richieste per iniziare la coltivazione di cannabis a Berlino è stato presentato ai vari distretti della città, tuttavia, per il momento, queste non verranno prese in considerazione.

I distretti con più richieste per la coltivazione di cannabis a Berlino

Un’indagine condotta dall’agenzia di stampa tedesca dpa ha rivelato che il distretto di Pankow è quello che ha ricevuto il maggior numero di domande, con un totale di cinque richieste. A seguire, il distretto di Steglitz-Zehlendorf con tre richieste, mentre i distretti di Friedrichshain-Kreuzberg e Tempelhof-Schöneberg hanno entrambi ricevuto due richieste ciascuno. Altri distretti hanno registrato una singola domanda o semplicemente manifestazioni di interesse, mentre i distretti di Spandau, Treptow-Köpenick e Neukölln non hanno segnalato alcuna richiesta. I distretti di Lichtenberg e Mitte, invece, hanno fatto riferimento alla responsabilità dell’amministrazione sanitaria, rimandando così la questione.

Un problema di giurisdizione

Per il momento, rivela l’agenzia, le autorità distrettuali di Berlino hanno deciso di accettare le domande ma di non procedere con la valutazione per l’eventuale accoglimento delle stesse, “a causa della mancanza di una giurisdizione chiara e definita”. A differenza di altri Länder tedeschi, la capitale non ha ancora emesso un’ordinanza che stabilisca chi debba assumersi la responsabilità finale in questa materia. Fino a quando non verrà chiarito, la responsabilità ricade sui distretti, secondo quanto indicato dall’amministrazione sanitaria, che prevede di mantenere tale responsabilità anche in futuro. I club interessati alla coltivazione di cannabis sono quindi invitati a presentare la loro domanda nel distretto in cui hanno sede o intendono stabilirsi.

Come è facile immaginare, la situazione attuale sta causando notevole insoddisfazione tra i cannabis club della capitale, poiché i costi di mantenimento dell’attività, come per esempio l’affitto dei terreni da adibire a coltivazione, non possono ancora essere controbilanciati dai ricavi derivanti dalle iscrizioni – le quali, evidentemente, dipendono dalla possibilità del club di fornire effettivamente cannabis ai propri soci.

L’ordinanza che dovrà regolamentare in modo definitivo la coltivazione comunitaria di cannabis è attualmente in fase di elaborazione. Oliver Fey, portavoce dell’amministrazione sanitaria, ha comunicato che il documento è in attesa di essere co-firmato dalle amministrazioni competenti del Senato. Non è stato ancora reso noto quando l’ordinanza entrerà ufficialmente in vigore.

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