Attivisti di Ultima Generazione multati: la procura chiede pene più dure

Si è concluso il processo agli attivisti di Ultima Generazione Germania che, a ottobre dell’anno scorso, hanno imbrattato di vernice arancione l’orologio universale di Alexanderplatz, nel centro di Berlino. Dopo la sentenze, però, la Procura ha manifestato serie perplessità in merito alla decisione presa dal tribunale distrettuale di Tiergarten, che ha scelto di sanzionare con multe, considerate eccessivamente indulgenti, i responsabili dell’atto di vandalismo. 

La Procura aveva inizialmente proposto per gli imputati, i quali hanno un’età compresa tra i 22 e i 28 anni, una gamma di opzioni che variavano dalla sospensione condizionale della pena fino alla detenzione in carcere, a seconda della gravità dei casi individuali. Le multe stabilite dal tribunale, tuttavia, invece, si sono attestate su cifre che vanno dai 600 ai 2.100 euro, con iscrizione nel casellario giudiziario per ciascuno dei quattro attivisti coinvolti nell’azione.

Per gli attivisti di Ultima Generazione, la procura aveva chiesto pena sospesa o carcere

Nel dettaglio, la Procura aveva avanzato la richiesta di una sospensione della pena di sei mesi per tre degli imputati, mentre per un giovane di 24 anni, considerato forse il più attivo nel gesto di protesta, era stata proposta una pena detentiva di nove mesi. Durante il processo, gli attivisti hanno ammesso di aver deliberatamente utilizzato bombolette spray ed estintori riempiti di vernice per spruzzare un vivido colore arancione sull’orologio, causando danni materiali che sono stati valutati in circa 9.680 euro. La rimozione della vernice, la stessa usata anche per altre azioni simili, fra le quali l’imbrattamento della Porta di Brandeburgo, è stata poi effettuata con successo mediante l’uso di un’idropulitrice.

Tra gli attivisti coinvolti, uno ha espressamente dichiarato di avere l’intenzione di astenersi dal partecipare a future proteste di tale natura.