CronacaCronaca: Berlino

“Wolli” Metzeler-Kick esce dall’ospedale e torna allo sciopero della fame e della sete

Continua lo sciopero della fame di Wolfgang “Wolli” Metzeler-Kick, attivista per il clima, che ormai da 89 giorni, a Berlino, rifiuta il cibo e, adesso, anche acqua e integratori vitaminici. Lunedì, l’attivista ha subito un grave collasso cardiocircolatorio ed è stato portato in ospedale. Dopo un brevissimo ricovero, però, ha scelto di tornare di tornare all’accampamento per continuare la sua azione dimostrativa nonostante i medici lo abbiano avvertito dei rischi per la vita che ciò comporta. La sua compagna lo ha riportato al campo in sedia a rotelle.

In ospedale, gli sarebbe stata stata somministrata una soluzione elettrolitica e l’attivista avrebbe potuto dormire per qualche ora, per poi chiedere di essere dimesso non appena le sua condizioni si sono stabilizzate.

Metzeler-Kick inizia lo sciopero della sete

La sua richiesta è la medesima degli altri attivisti dell’iniziativa “Sciopero della fame fino a quando non sarete onesti”: vuole che il Cancelliere Scholz rilasci una dichiarazione ufficiale che riconosca gli specifici fatti scientifici relativi al cambiamento climatico. Metzeler-Kick si è detto determinato a proseguire la sua battaglia fino a quando non verrà ascoltato, sottolineando l’urgenza e la gravità della crisi climatica e dichiarando esplicitamente di essere pronto a morire.

L’attivista per il clima aveva annunciato solo lunedì mattina, in una conferenza stampa, che avrebbe iniziato uno sciopero della fame e della sete a partire da mercoledì. Negli ultimi tempi aveva bevuto acqua con minerali e aveva assunto integratori vitaminici, di cui intendeva fare a meno da quel momento in poi. Anche un altro manifestante, Adrian Lack, ha annunciato che seguirà le orme di Metzeler-Kick, rinunciando non solo al cibo, cosa che fa già da quasi un mese, ma anche ad acqua e vitamine. 

Lo sciopero della sete rischia di avere conseguenze fatali entro pochi giorni. Metzeler-Kick, inoltre, ha fatto sapere di aver redatto diversi testamenti biologici, che coprono i vari scenari possibili e danno disposizioni ai medici di non alimentarlo contro la sua volontà, qualora fosse incosciente o non capace di intendere e volere o di esprimere il suo consenso.

Pareri discordanti

Tuttavia, Tadzio Müller, un altro influente membro del movimento ambientalista, cofondatore della campagna anti-carbone “Ende Gelände”, ha esortato Metzeler-Kick a interrompere lo sciopero della fame. Müller ritiene che l’impatto di tale azione non sia proporzionato alle potenziali conseguenze devastanti sulla salute dell’attivista e anche che il suo gesto estremo rischi di far percepire il movimento ambientalista come fondamentalista e fanatico. Inoltre, sostiene, Scholz non può, politicamente, cedere a quello che verrebbe percepito come un ricatto. Nonostante le preoccupazioni espresse, Metzeler-Kick rimane irremovibile, determinato a continuare la sua protesta fino a quando non verrà data una risposta concreta e tangibile da parte delle istituzioni – o fino alla fine della sua vita.

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