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Scholz incontra tra le proteste Javier Milei, l'”anarcocapitalista” che odia lo Stato

Domenica 23 giugno il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha incontrato a Berlino il controverso presidente argentino Javier Milei, che si definisce “anarcocapitalista” per la sua visione spregiudicata dell’economia.

La visita di Milei, accompagnato da sua sorella Karina, è stata accompagnata dalle accese proteste e dai fischi dei manifestanti, schierati all’esterno della sede di governo.

Olaf Scholz ha incontrato a Berlino il presidente argentino Javier Milei

Javier Milei è una delle figure politiche più criticate della scena mondiale, sin dal momento in cui ha affrontato la campagna elettorale letteralmente armato di una motosega, con cui dichiarava di voler distruggere quella che chiamava “la casta”, cioè l’estabilishment politico preesistente.

Al di là di questo elemento folkloristico, la visione dell’economia del presidente argentino fa perno sull’avversione a qualunque forma di protezione sociale o redistribuzione delle risorse da parte dello Stato. Lo stesso Stato come entità è stato definito “il problema, non la soluzione”, le tasse una “rapina” e gli sforzi per raggiungere la giustizia sociale attraverso l’assistenzialismo inutili, anzi, dannosi. Insomma, l’unica via del presidente argentino è un liberismo senza freni.

La durata dell’incontro tra Milei è il cancelliere tedesco è stata piuttosto breve, limitandosi a un’ora. La consueta conferenza stampa congiunta e il ricevimento con gli onori militari, che di solito accompagnano eventi di questo tipo, sono stati annullati.

Il cancelliere tedesco respinge le critiche: “Normale incontrare un presidente democraticamente eletto”

Secondo il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, Scholz ha fatto appello alla compatibilità sociale e alla protezione della coesione sociale, di fronte dure misure di austerity promosse dal presidente argentino. Il cancelliere tedesco ha inoltre respinto le critiche sollevate in occasione di questa visita, dichiarando che la Germania e l’Argentina “hanno relazioni molto buone da molti decenni” e che un incontro con il “presidente democraticamente eletto” del Paese è assolutamente normale.

La visita di Milei in Germania era stata programmata da tempo, per esplorare nuove opportunità di cooperazione economica. L’Argentina possiede infatti molte materie prime di cui la Germania ha urgentemente bisogno, in primis il litio.

Intanto, all’esterno della sede del governo, un nutrito gruppo di manifestanti ha espresso il proprio dissenso fischiando Milei fin dal suo arrivo in auto e mostrando cartelli con slogan tra i quali “Via Milei e i governi di estrema destra” e “L’Argentina non è in vendita“.

La medaglia di Amburgo, in presenza di Maaßen e von Storch

Sabato 22 giugno, ad Amburgo, Milei ha invece addirittura ricevuto una medaglia dalla società Friedrich August von Hayek, organizzazione liberale che si è tuttavia spostata, negli ultimi anni, sempre più a destra.

La medaglia gli è stata consegnata come segno di apprezzamento proprio per le radicali riforme del mercato del presidente argentin. Alla cerimonia erano presente la politica di AfD Beatrix von Storch e il presidente della Werteunion, Hans-Georg Maaßen, noto per aver definito AfD “più a sinistra del suo partito”, ma anche per essere stato al centro di una serie di pesanti polemiche relative al suo presunto orientamento estremista.

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