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L’UE introduce il limite al contante, che in Germania al momento non c’è

L’Unione Europea ha deciso di introdurre un limite per le transazioni in contanti. La decisione è stata presa giovedì a Bruxelles, dove gli Stati Membri hanno stabilito un massimo di 10.000 euro e regole aggiuntive contro il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo, pratiche che l’introduzione di un tetto al contante mira a contrastare.

Limite al contante: sarà di 10.000 euro ed entrerà in vigore tra tre anni

La norma entrerà in vigore tra tre anni, ma non si applicherà alle transazioni tra due privati che non siano professionalmente coinvolti nell’oggetto della vendita. Per fare un esempio, il limite non si applicherà nel caso in cui una persona venda un quadro di valore a un amico, a patto che nessuno dei due sia coinvolto nel commercio di opere d’arte.

I singoli Paesi potranno poi fissare, eventualmente, un tetto più basso, a seconda delle loro esigenze e delle caratteristiche del loro sistema finanziario.

Questa decisione dell’Unione avrà di sicuro un grande impatto in Germania, dove al momento non esiste alcun limite per i pagamenti “cash”. Oltre i 10.000 euro, tuttavia, chi vuole pagare in contanti deve identificarsi e dimostrare la provenienza del denaro, mentre il venditore è obbligato a registrare e conservare queste informazioni.

Nel 2022, la ministra tedesca dell’interno Nancy Faeser (SPD) aveva chiesto l’introduzione di un tetto al contante di 10.000 euro, proposta che aveva scatenato un aspro dibattito politico. Ora la Germania si troverà a dover accettare la proposta di Faeser, ma per volontà dell’Europa. Le nuove regole europee conferiscono inoltre maggiori poteri alle unità di investigazione finanziaria, che in Germania fanno parte delle autorità doganali.

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La ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser durante la conferenza stampa con la commissaria Europea per gli interni Ylva Johansson a Berlino, il 14 gennaio 2022. EPA-EFE/Christian Marquardt / POOL

Monitoraggio di banche, casinò, rivenditori di beni di lusso e fornitori di criptovalute

Oltre alle banche e ai casinò, anche i rivenditori di beni di lusso e i fornitori di criptovalute che superano determinati importi dovranno monitorare i propri clienti e segnalare attività sospette. A certe condizioni, anche le squadre di calcio professionistiche e gli agenti dovranno controllare le transazioni, perché in questo modo, all’interno di questi settori, in passato sono state svolte operazioni opache.

È prevista inoltre la creazione di una nuova autorità per il controllo delle regole, l'”Autorità antiriciclaggio” (AMLA), con sede a Francoforte. Dovrebbe iniziare a operare a metà del prossimo anno e, tra le altre cose, coordinare e supportare le autorità di vigilanza nazionali. Francoforte ha avuto la meglio su altre otto capitali europee, grazie alla sua posizione strategica nel cuore dell’Europa e alla presenza di importanti istituzioni finanziarie internazionali.

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