Il piccolo Arian è morto: è suo il DNA del corpo trovato a Estorf
La polizia di Rotenburg ha purtroppo confermato: il corpo del bambino trovato tre giorni fa in un campo a Estorf, in Bassa Sassonia, è quello di Arian, il bimbo autistico non verbale di 6 anni scomparso due mesi fa a Bremervörde-Elm. L’identificazione è avvenuta tramite un’esame del DNA, che ha permesso di accertare senza ombra di dubbio l’identità del piccolo.
Le domande, ora, sono tante. Perché ci sono voluti due mesi per arrivare a questa terribile conclusione? Dov’era Arian, mentre lo cercavano ovunque? Cosa gli è successo? Intanto, è stata avvisata la famiglia, che
Arian è morto, il corpo trovato a Estorf è suo: lo ha confermato l’esame del DNA
Arian era scomparso il 22 aprile e per settimane era stato mobilitato un massiccio contingente di soccorritori, tra polizia, esercito, vigili del fuoco e volontari e tutto senza alcun esito, fino a tre giorni fa.
L’autopsia, svolta ad Amburgo, ha escluso che la morte di Arian sia stata causata da terzi. Polizia e procura hanno infatti affermato che “non sono state trovate prove di reati“, ipotesi che gli investigatori avevano già formulato, dopo un primo esame del corpo, subito dopo il ritrovamento. Per tutela della famiglia del piccolo, la polizia non ha reso note le cause del decesso.
Gli inquirenti sperano inoltre che l’autopsia fornisca altri elementi utili a chiarire il quadro generale, ad esempio sul momento preciso del decesso. Il corpo è stato trovato lunedì da un agricoltore, mentre falciava un prato a circa 1.5 km e mezzo dall’abitazione del bambino. Proprio nei pressi della sua abitazione, tra l’altro, Arian era stato visto per l’ultima volta, inquadrato da una telecamera privata. Sembra davvero assurdo che il corpo sia stato ritrovato a una distanza così breve.
Anche l’agricoltore che è stato l’involontario protagonista del macabro ritrovamento ha espresso il suo stupore per il fatto che i soccorritori non abbiano trovato Arian. “Erano ovunque” ha commentato, facendo riferimento alle prime fasi della ricerca del piccolo.
La polizia ha annunciato che ricostruirà e analizzerà di nuovo le ricerche messe in atto in questi due mesi, perché i nodi da sciogliere, indubbiamente, ci sono. È necessario capire perché le ricerche nell’area siano state infruttuose così a lungo e ci si chiede se durante i precedenti sopralluoghi nel campo in cui è stato ritrovato Arian, il corpo si trovasse già lì.
Subito dopo la scomparsa del piccolo, per circa una settimana, soccorritori e volontari hanno battuto la zona giorno e notte, con un picco di 1200 persone coinvolte. A metà giugno un portavoce della polizia aveva definito la ricerca di Arian una delle più grandi operazioni di questo tipo mai organizzate in Germania. Cos’è andato storto?