Testo e disegno di Paolo Brasioli
Una frase ben rappresenta la storia della nazionale calcistica italiana in terra tedesca: “è azzurro il cielo sopra Berlino!“ pronunciata dal telecronista Marco Civoli al termine della vittoriosa finale dei Mondiali del 2006 tra Italia e Francia. E questo appunto è ancor più forte e vero proprio nella capitale! Una “trasferta”, quella in Germania, lunga un secolo con con un bilancio molto positivo per il calcio italiano.
L’esordio del calcio italiano in Germania
Si inizia con la prima visita della squadra degli Azzurri (dell’allora Regno d’Italia) in Germania, che risale al 23 novembre 1924, in un’amichevole a Duisburg dove l’Italia si impone 1-0 contro la Nazionale tedesca (dell’allora Repubblica di Weimar) confermando la propria superiorità, vista la vittoria del precedente confronto, il primo in assoluto ed anch’esso amichevole, del 1 gennaio 1923 a Milano.
Partite in Germania
In Germania, l’Italia ha giocato finora ben 38 gare, disputate in 15 città, e con 20 Nazionali. Queste sono la Germania (Ovest e poi unita), la Germania (Est) e poi Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Ghana, Giappone, Haiti, Norvegia, Polonia, Cecoslovacchia, Spagna, Ucraina, URSS, USA. Tra tutte queste, solo i padroni di casa, oltre all’URSS (1988), la Polonia (1974) e ….recentemente la Spagna (2024), sono riuscite a battere gli italiani. Quest’ultima era stata battuta sul suolo tedesco per 1-0 con gol di Vialli nel 1988.
Partite a Berlino
Nel bilancio degli Azzurri in Germania, proprio in Berlino, brillano due tra i più importanti successi assoluti ed internazionali della storia della Nazionale calcistica italiana. La Medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 e la Coppa del Mondo del 2006!
Qui nella capitale si sono disputate finora 9 gare. E l’Italia ha giocato non in uno, ma in ben 4 stadi diversi, segno anche questo di una storia lunga e non facile del paese ospitante. Infatti oltre all’Olympiastadion, costruito per i Giochi 1936, e oggi lo stadio più grande del Paese, giocò in quell’occasione il torneo olimpico al Post Stadion, che fu inaugurato nel 1929 e che era il più importante impianto calcistico della capitale fino al 1936, poi ristrutturato nel 2008. Poi scese in campo anche al Mommsen Stadion, che era stato inaugurato nel 1930, rinnovato poi nel 1950-56 e ampliato nel 1987, ed intitolato al celebre storico e premio Nobel per la letteratura Theodor Mommsen (1827-1903). E poi, con la Germania Est, fu ospitata sul suolo DDR per una volta al Walter Ulbricht Stadion, che, inaugurato l’anno successivo alla nascita della Repubblica Democratica, nel 1950, fu ampliato nel 1973 e chiuso definitivamente, in relazione agli eventi politici, nel 1992.
All’Olympiastadion, dunque, si svolsero sei partite (due vinte, due pareggiate e due perse, con dieci gol realizzati e 12 gol subiti). Al Post Stadion ci fu una partita vinta di misura con un gol realizzato. Al Mommsen Stadion si svolse una partita vinta, con otto gol realizzati. E al Walter Ulbricht Stadion ci fu un pareggio, per 2 a 2. Quindi, anche qui a Berlino, il bilancio è più che positivo, con tre pareggi, solo due sconfitte, con ben 21 gol realizzati e 14 subiti e, soprattutto, quattro bellissime vittorie, fra cui le due epiche partite che valsero la conquista dei due trofei internazionali (l’oro Olimpico e la Coppa del mondo) nelle calde estati di 88 e 18 anni fa!
L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura
Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
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