I più bei luoghi da visitare in Germania #56: il Castello di Drachenburg
Sulle rive del fiume Reno, in una delle regioni più pittoresche della Germania, non lontano da Bonn, si erge maestoso il Castello di Drachenburg, un’icona del romanticismo ottocentesco che attira ogni anno migliaia di visitatori incantati dalla sua straordinaria bellezza e dalla sua storia affascinante. E d’altra parte c’è un motivo se i castelli delle favole sono spesso modellati su quelli tedeschi di questo periodo: questo genere di architettura è diventata così iconica da trasformare per sempre quello che è, nell’immaginario collettivo, il concetto stesso di “castello”.
La storia del castello di Drachenburg: sempre ammirato, mai abitato
Costruito tra il 1882 e il 1884 su commissione del barone Stephan von Sarter, questo gioiello architettonico è il risultato di una visione romantica e di un raffinato gusto estetico. Il barone originario di Bonn, che ebbe una fortunatissima carriera nella finanza, non era nato né ricco né nobile: era l’incarnazione del “self-made-man” del tardo XIX secolo. Non si sposò mai e non ebbe figli, ma desiderava crearsi un rifugio personale che riflettesse il suo status e il suo amore per l’arte e la cultura. Gli architetti tedeschi Leo von Abbema e Bernhard Tüshaus, insieme al parigino Wilhelm Hoffmann, furono incaricati del progetto e seppero incarnare alla perfezione lo spirito del periodo, con la sua commistione di stili storici, un gusto inconfondibilmente romantico – nel senso più tedesco del termine – e una cura maniacale per i dettagli. Tuttavia, von Sarter non arrivò mai a vivere nel suo splendido castello, preferendo trasferirsi a Parigi, dove morì nel 1902.
Il castello, come lo vediamo oggi, è un trionfo di torrette, guglie e finestre ad arco che si fondono in un’armonia di forme e volumi e che sono il frutto di tanti successivi interventi. La facciata, riccamente decorata con elementi che si richiamano a periodi storici diversi, è un preludio alla magnificenza degli interni.
Palazzo delle favole, casa di vacanza, parco divertimenti
Dopo la morte del primo proprietario, il Castello di Drachenburg fu acquistato da suo nipote Jakob Biesenbach, che intervenne su diversi ambienti, perché desiderava farne una residenza estiva da sfruttare a fini turistici. La struttura disponeva ancora di un cortile medievale, che Biesenbach fece demolire, per costruirvi un hotel “in stile svizzero”. Nel maestoso parco che circonda il castello, fece poi costruire piccoli appartamenti di lusso per i vacanzieri, in stile nordico. Nel seminterrato fu aperto un ristorante e le stanze, riccamente arredate, erano visitabili a pagamento. Il destino del castello, in qualche modo era già scritto: Drachenburg è stato sempre un luogo da ammirare, più che da abitare.
Il proprietario successivo, l’ex capitano di cavalleria Egbert von Simon, che lo acquistò nel 1910, voleva addirittura farne un parco divertimenti. L’idea era di aprire anche un hotel, un teatro e offrire giri in dirigibile ai turisti. Quello di von Simon restò, tuttavia, solo un sogno e, alla sua morte, avvenuta durante la prima guerra mondiale, nel 1915, il castello passò nuovamente di mano.
La guerra e la rinascita
Da allora, Drachenburg ha vissuto tante vite: è stato un convitto cristiano, poi una scuola elitaria nazista che portava addirittura il nome di Hitler, per poi finire, come molti altri edifici, in rovina durante la seconda guerra mondiale, quando fu danneggiato gravemente dai bombardamenti.
Per tutti gli anni ’60 e ’70 il castello rimase diroccato e semidistrutto, come molti edifici simili. Si arrivò anche a programmarne la demolizione. Tuttavia, in qualche modo, l’edificio arrivò a sopravvivere fino al 1986, quando venne posto sotto tutela storico-cuturale. Solo nel 1989, però, la Fondazione del Nord Reno-Westfalia per la conservazione della natura, del patrimonio e della cultura ne avviò il restauro.
Oggi, il castello di Drachenburg realizza quella che è stata la sua missione fin dalla posa della prima pietra: essere un sogno. Il castello e il suo splendido parco possono essere visitati e perfino affittati per grandi eventi.