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I più bei luoghi da visitare in Germania #55: il castello di Sigmaringen

La Germania è punteggiata di castelli che sembrano usciti da un libro di fiabe e, non di rado, il merito è della famiglia Hohenzollern, una delle famiglie nobili più importanti d’Europa, la cui influenza si è estesa ben oltre i confini del loro dominio, lasciando un’impronta indelebile nella storia del continente. Oggi ci spostiamo a Sigmaringen, nel Baden Württemberg, dove l’omonimo castello domina il paesaggio e la vita cittadina da secoli.

Situato nel sud-ovest della Germania, nel cuore verde del paradiso naturale dell’Alta Valle del Danubio, il castello svetta maestoso su una collina a strapiombo sul fiume. Le sue torri e le sontuose sale interne sono il risultato di una serie di lavori e rimaneggiamenti di una struttura originaria, che risale addirittura all’XI secolo.

Sigmaringen
Foto: © Hohenzollernschloss Sigmaringen – Meli Straub

La storia del castello di Sigmaringen

Le prime notizie della costruzione di un castello a Sigmaringen risalgono al 1077, anno in cui l’edificio viene menzionato in alcune cronache dell’abbazia di Petershausen come punto di controllo strategico sulla valle – sfortunatamente non ci resta praticamente nulla di ciò che il castello doveva essere in quel periodo. La parte più antica dell’attuale castello è quella risalente al periodo svevo, intorno al 1200. Si tratta della porta d’ingresso, il mastio e il palazzo, tuttora visibili e che rappresentano la solida base su cui si è sviluppata l’intera struttura.

Nei secoli successivi il castello ha subito numerose ristrutturazioni, aggiunte e modifiche alla sua architettura. Alla struttura originaria, pensata soprattutto per la difesa, sono state aggiunte numerose torri, ampliate le mura esterne, costruiti edifici residenziali. Un vero e proprio cantiere edilizio a cielo aperto che ha visto l’alternarsi di maestranze e stili architettonici, in un dialogo continuo tra forma e funzione, tra passato e presente.

Sigmaringen
Foto: © Hohenzollernschloss Sigmaringen – Meli Straub

Tra il 1627 e il 1630, sotto la guida dell’architetto Hans Alberthal, vennero effettuati importanti lavori di ristrutturazione che trasformarono il castello medievale in un sontuoso palazzo rinascimentale, la perfetta residenza per una casata del prestigio e dell’importanza degli Hohenzollern. Questo periodo segnò l’inizio di una nuova era per il castello, che iniziò ad assumere le sembianze di una dimora principesca, con ampi saloni, camere sontuose e giardini all’italiana, un luogo di potere e di rappresentanza.

Altri ampliamenti significativi si ebbero tra il 1860 e il 1880, quando lo stile che andava per la maggiore era il neogotico. Purtroppo nel 1893 un devastante incendio distrusse quasi completamente la struttura. Ma i proprietari non si arresero e in pochi anni il maniero tornò agli antichi splendori.

Oggi, i visitatori possono ammirare il risultato di quest’ultimo restauro in uno stile che si può definire eclettico, poiché fonde sapientemente elementi gotici, rinascimentali e anche di stili successivi.

La sala delle armi

All’interno del castello, sono conservate innumerevoli opere d’arte e preziosi cimeli di famiglia. La sala che maggiormente attira l’attenzione è senza dubbio quella delle armi: si tratta di una raccolta straordinaria, forse la più grande collezione privata d’armi d’Europa. A crearla fu il principe Karl Anton von Hohenzollern, appassionato storico e collezionista. A metà ‘800 iniziò a raccogliere armature, spade, pugnali, balestre, elmi e ogni tipo di armamentario medievale proveniente da tutto il continente. I pezzi esposti sono oltre 3.000.

Sigmaringen
Foto: © Hohenzollernschloss Sigmaringen – Meli Straub

Per dare un’idea del valore di questo tesoro, basti pensare che già nel 1743 l’inventario del castello cita la presenza di un’armeria con 43 pezzi unici, un numero che nel corso dei decenni è cresciuto esponenzialmente, arricchendosi di pezzi rari e di grande valore storico e artistico, diventando un punto di riferimento per studiosi e appassionati di tutto il mondo.

Ma la passione del principe Karl Anton non si limitava alle armi. Era infatti anche un cultore dell’arte. Grazie a lui e ai suoi successori, le sontuose sale e corridoi del castello ospitano dipinti di grandi maestri italiani e fiamminghi, sculture lignee e marmoree, arazzi pregiati, porcellane. Ogni oggetto, ogni tela, ogni scultura racconta una storia, un pezzo del puzzle che compone la ricca storia di questa famiglia e costituisce, di per sé, un patrimonio culturale di inestimabile valore.

E che dire delle viste mozzafiato che si godono dalla terrazza panoramica? Da qui, lo sguardo spazia lungo il corso del Danubio, le antiche mura merlate, i vigneti e i boschi circostanti.

Oggi, il castello è aperto al pubblico e offre visite guidate, ma prevede anche la possibilità di prenotare alcuni spazi specifici per funzioni private, per esempio matrimoni, oppure grandi eventi.

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