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Gli attivisti sospendono lo sciopero della fame “per dare tempo al Cancelliere”

Gli attivisti per il clima, radunatisi nell’Invalidenpark di Berlino, hanno preso una decisione significativa in merito alla loro protesta non violenta. Dopo un periodo di sciopero della fame prolungato, hanno optato per una sospensione temporanea della loro azione estrema. Questa pausa di una settimana è stata deliberata per offrire ulteriore tempo al Cancelliere tedesco Olaf Scholz affinché possa formulare una risposta adeguata alle loro richieste, che sono incentrate sulla necessità di affrontare con urgenza la crisi climatica globale.

Metzeler-Kick
Foto: RobbieIanMorrison, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Rialimentazione graduale dopo lo sciopero della fame

Uno degli scioperanti, Wolfgang Metzeler-Kick, che ha iniziato la sua astensione dal cibo il 7 marzo, sta ora iniziando un processo di rialimentazione graduale, dal momento che le sue condizioni sono più estreme e più gravi di quelle degli altri manifestanti. Questo processo comporta l’assunzione di succhi e altre sostanze nutritive essenziali per reintegrare il suo corpo dopo un periodo prolungato senza cibo solido. Metzeler-Kick, infatti, era passato da un regime di sciopero della fame in cui assumeva solo un succo di frutta al giorno a uno che prevedeva solo acqua e integratori di vitamine. Ricoverato dopo un collasso cardiocircolatorio, era in seguito tornato al campo annunciando di voler rendere ancora più estrema la sua protesta, rinunciando anche all’acqua.

Un altro attivista, Adrian Lack, seguirà ora un percorso simile, terminando il suo sciopero della fame e iniziando a consumare succhi di frutta per recuperare le forze.

Le richieste degli attivisti per il Cancelliere 

Inizialmente, gli attivisti avevano posto al Cancelliere Scholz delle richieste ambiziose, sollecitandolo a prendere misure concrete per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi associati al cambiamento climatico e a impegnarsi per una significativa riduzione delle emissioni di gas serra. Queste richieste miravano a stimolare azioni concrete e immediate per contrastare gli effetti potenzialmente devastanti del riscaldamento globale. In seguito, tuttavia, hanno semplificato la loro posizione, chiedendo a Scholz di riconoscere pubblicamente tre fatti scientifici relativi al clima, nella speranza che questo possa essere un primo passo verso un impegno più ampio e concreto.

Nonostante il Cancelliere Scholz abbia effettivamente affrontato la questione del cambiamento climatico in varie occasioni, gli attivisti ritengono che le azioni intraprese finora non siano state sufficienti e sostengono che le misure adottate non corrispondano alla gravità e all’urgenza della situazione attuale, che richiederebbe un impegno più forte e più rapido per evitare conseguenze irreversibili per l’ambiente.

Gli attivisti hanno espresso la loro disponibilità a un dialogo aperto e costruttivo con il Cancelliere, nella speranza che possa emergere una nuova collaborazione per affrontare la crisi climatica. La decisione di interrompere temporaneamente lo sciopero della fame è stata presa anche per evitare che la loro azione possa essere fraintesa come un tentativo di esercitare una forma di “ricatto” politico. Essi desiderano che la loro protesta sia percepita come un atto di sensibilizzazione e di pressione civica, piuttosto che come un ultimatum.

La pausa dello sciopero della fame è quindi un invito al Cancelliere Scholz a prendere seriamente in considerazione le loro richieste e a riconoscere l’importanza di agire tempestivamente per il bene del pianeta e delle generazioni future. Gli attivisti sperano che questo gesto possa servire da catalizzatore per un cambiamento positivo e che possa portare a un impegno più deciso da parte dei leader mondiali nella lotta contro il cambiamento climatico. Nel frattempo, rimangono vigili e pronti a riprendere le loro azioni di protesta qualora non dovessero ricevere risposte soddisfacenti.

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