Germania: cala il consumo di energia, crescono le rinnovabili
Nel primo trimestre del 2024, la Germania ha registrato una significativa diminuzione nel consumo di energia, con una riduzione del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, come evidenziato dai dati recentemente pubblicati dal Gruppo di lavoro sui bilanci energetici (AGEB). Questa contrazione, che non può essere considerata marginale, è il risultato di una serie di fattori concomitanti. Tra questi, la recessione dell’economia tedesca, che ha subito un rallentamento, il quale evidentemente ha influenzato la domanda di energia. Inoltre, le temperature invernali insolitamente miti hanno ridotto la necessità di riscaldamento, mentre i prezzi elevati dell’energia hanno scoraggiato un consumo eccessivo. Un altro fattore rilevante è l’aumento dei costi associati alle emissioni di anidride carbonica, che ha reso meno conveniente l’utilizzo di fonti energetiche ad alta intensità di carbonio.
Il consumo di energia da fonti rinnovabili è aumentaot
Analizzando i dati relativi ai diversi tipi di combustibili, si nota che il consumo di carbone fossile ha subito un calo notevole, diminuendo di quasi il 21%. La lignite, che è un altro tipo di carbone, ha visto una riduzione quasi altrettanto marcata, con un calo del 19% nei primi tre mesi del 2024.
Corrispondentemente, le fonti di energia rinnovabile in Germania hanno mostrato un leggero aumento del 2,9% nel consumo. Questo incremento, tuttavia, non è stato abbastanza ampio da bilanciare la diminuzione del consumo delle altre fonti energetiche tradizionali. Ciò nonostante, il crescente utilizzo di energie rinnovabili è un segnale positivo, che indica un lento ma, si spera, inesorabile passaggio verso fonti più pulite e sostenibili.
I dati diffusi mostrano anche la composizione dei consumi di energia primaria in Germania nel primo trimestre. Il gas naturale ha costituito la maggior parte dei consumi, con una percentuale del 31,8%, seguito dagli oli minerali, che hanno rappresentato il 30,5% del totale. Le fonti rinnovabili hanno raggiunto una quota del 21,2%, dimostrando un’incidenza sempre più significativa nel mix energetico del paese.
Il risultato è una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di circa 12 milioni di tonnellate, pari al 6,6% del totale.