Caro affitti a Berlino: la casa è diventata un lusso
Berlino è in crisi abitativa e il caro affitti non aiuta, considerando che nella capitale tedesca l’affitto rappresenta la modalità abitativa predominante, per la maggior parte delle famiglie. Parliamo infatti dell’84%, stando ai dati del 2023, con un mero 16% di case di proprietà.
A questo si aggiungono altri problemi, come ad esempio l’elusione della legge sul blocco degli affitti praticata da diversi proprietari e per contrastare la quale è stato recentemente reso disponibile un calcolatore online chiamato “Rent Check“, che consente di verificare se si sta pagando un affitto illegalmente troppo alto.
Aumento degli affitti: Berlino è la seconda città più costosa della Germania
La crescente domanda di alloggi si scontra inoltre con una realtà problematica: l’offerta di nuove abitazioni a Berlino stenta infatti a decollare. Nel 2023, sono state completate meno di 16.000 nuove unità abitative, un numero significativamente inferiore rispetto all’ambizioso obiettivo di 20.000 fissato dall’amministrazione cittadina. Questa discrepanza tra domanda e offerta ha un impatto diretto sui prezzi degli affitti, che nella città hanno raggiunto una media di oltre 16 euro al metro quadro.
Berlino si posiziona al momento come la seconda città più costosa della Germania, superata solo da Monaco di Baviera, per quanto riguarda il costo degli affitti. I dati provengono dall’Istituto federale di ricerca sull’edilizia, l’urbanistica e lo sviluppo territoriale (BBSR) e riflettono l’offerta incontrata da chi cerca su internet un appartamento in affitto, con una superficie abitabile compresa tra 40 e 100 metri quadrati.
La situazione non mostra segni di miglioramento nemmeno appena fuori Berlino, con l’aumento maggiore registrato a Potsdam (l’incremento è stato del 31,2%, lo scorso anno).
Colpite soprattutto le fasce più vulnerabili
La crisi abitativa colpisce soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione: nel 2023 ben 51.380 famiglie, a Berlino, godevano di un alloggio sociale o a canone agevolato (WBS), praticamente il doppio rispetto al 2014. A fronte dell’aumento dei bisognosi, c’è invece una carenza di nuove strutture, che di sicuro complica le cose. In base a uno studio dell’Istituto Pestel relativo al 2022, risultano infatti necessari circa 236.000 appartamenti, a fronte di circa 105.000 unità abitative completate. Questo significa che nella capitale tedesca mancano all’appello circa 131.000 alloggi sociali. Per questa ragione, l’Istituto Pestel accusa le autorità di “cattiva gestione” del settore.
È diventato più pressante e diffuso anche il problema dei senzatetto, che non sono necessariamente come ce le immaginiamo di solito: si stima infatti che tra 12.000 e 20.000 persone siano “semplicemente” costrette a dormire da amici o conoscenti, mentre altre 6.000-8.000 non hanno altra scelta se non quella di trovare rifugio all’aperto o in strutture di emergenza. Tra loro non ci sono solo single, sebbene questi siano la maggioranza, ma anche coppie e famiglie senza fissa dimora. Anche a Berlino, insomma, la casa sembra essere diventata un bene sempre più prezioso e inaccessibile. Praticamente un lusso.